L’annunciato video messaggio di Volodymyr Zelensky a Sanremo è diventato un caso nazionale. Non passa infatti giorno che un esponente politico, un giornalista o un personaggio famoso si esprima contro la presenza del presidente ucraino al Festival della canzone italiana. A rompere il ghiaccio è stato il vignettista Vauro, che non ha mai nascosto la sua antipatia per il numero uno di Kiev. Dopo di lui sono seguite le dichiarazioni dure di Alessandro Di Battista, Matteo Salvini, ma anche di Carlo Calenda. Ora tocca a Pier Silvio Berlusconi stroncare l’ospitata di Zelensky a Sanremo. L’amministratore delegato di Mediaset, e figlio di Silvio Berlusconi, dice la sua durante un incontro con i giornalisti in cui si è parlato di digitale e del futuro della tv.
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Pier Silvio Berlusconi contro Zelensky
“Una bella gatta da pelare. – così Pier Silvio Berlusconi definisce il caso della presenza di Zelensky a Sanremo – Da un lato c’è la questione della libertà di espressione. Un presidente che vuole far sentire la sua voce e tutti noi siamo con lui e con l’Ucraina. – premette il figlio di Silvio prima di andarci giù pesante – La Rai deve fare le sue scelte e da editore non voglio mettere becco”.

“Dall’altro c’è il mio essere cittadino che paga il canone e non riesco a non essere trasparente. – affonda allora il colpo Pier Silvio Berlusconi – A me che Zelensky intervenga a Sanremo con tutto quello che si deve dire a favore dell’Ucraina e della situazione che stanno vivendo, non fa piacere. alla base ci sarebbe una ricerca di visibilità che un pochino mi turba, preferirei di no”.