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Piera Maggio: “Chiedete al boss dov’è la mia Denise”

Il dolore della madre di Denise Pipitone, Piera Maggio, è straziante. Qualsiasi fatto può essere decisivo per avere almeno una risposta sulle sorti della sua Denise, scomparsa all’età di quattro anni, l’1 settembre 2004 da Mazara del Vallo, in provincia di quella Trapani che era il vero e proprio feudo di Matteo Messina Denaro.

Denise Pipitone a 4 anni

Da qui il collegamento che ha spinto i genitori di Denise, Piera Maggio e Pietro Pulizzi, ha pubblicare un appello su Facebook affinché i magistrati che si occuperanno del boss di Cosa nostra, gli facciano alcune domande anche sulla scomparsa della figlia.

Il testo del post:

I GENITORI DI DENISE, “CHIEDETE AL BOSS MATTEO MESSINA DENARO SE SA DOV’È DENISE”
Chiediamo allo Stato italiano, ai magistrati che se ne prenderanno carico. Dopo tutti gli accertamenti e le doverose domande di rito al boss Matteo Messina Denaro, qualcuno cortesemente chieda al boss, se in qualche modo ha avuto notizie sul sequestro di nostra figlia Denise? Grazie
Pietro Pulizzi & Piera Maggio
16/01/2023

L’appello dei genitori di Denise

Raggiunti dall’agenzia Dire, i genitori hanno voluto spiegare: “Noi siamo convinti che se decidesse di fornire la risposta alla nostra domanda metterebbe fine al nostro calvario”.

L’agenzia ha raggiunto anche telefonicamente il loro legale, Giacomo Frazzitta, che spiega: “Un messaggio messo in una bottiglia e lanciato nell’oceano: la speranza è che Matteo Messina Denaro, visto il suo ruolo in Cosa nostra, possa essere a conoscenza di informazioni importanti sulla scomparsa di Denise e che, eventualmente, decida di riparare in parte ai reati che ha commesso aiutando la giustizia a fare luce sul caso. Sarebbe bello”.

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Matteo Messina Denaro

Prosegue l’avvocato: “Non pensiamo che Messina Denaro possa essere stato coinvolto nella scomparsa di Denise ma se per 30 anni ha comandato la mafia nel Trapanese, allora potrebbe essere a conoscenza di qualcosa”.

L’arresto di Salvatore Lo Piccolo

Per quanto assurdo possa sembrare tutto questo, Frazzitta ricorda un precedente simile, legato alla scomparsa degli imprenditori Antonio e Stefano Maiorana, avvenuta il 3 agosto 2007 nel Palermitano, zona di influenza del boss Salvatore Lo Piccolo.

Il caso è rimasto senza risposta, ma è vero che il boss avviò una sorta di indagine interna per provare a fare luce.

Stefano e Antonio Maiorana

Sulla scia di quel precedente, Frazzitta afferma: “Allo stesso modo crediamo che il clamore e l’attenzione di media e forze dell’ordine sul caso di Denise abbia potuto in qualche modo indurre Messina Denaro a chiedere informazioni sulla vicenda. Mi rendo conto che la caratura del personaggio non lascia sperare in nessuna collaborazione con la giustizia, ma la richiesta della madre di Denise è assolutamente legittima”.