Dopo una lunghissima giornata di snervante attesa è arrivata la decisione della Corte Federale d’Appello della Figc che ha accolto l’istanza per la revocazione del processo plusvalenze, presentata dalla procura Figc, e ha così riaperto un procedimento sportivo a carico della Juventus. Ecco la decisione che va oltre tutte le aspettive: 15 punti di penalizzazione per il club bianconero e sanzioni per i suoi dirigenti, prosciolti gli altri 8 club interessati nell’inchiesta.
Per il caso plusvalenze e crediti fuori bilancio, la Juve rischiava una penalizzazione di 9 punti in classifica. Ma la forte è andata giù molto più duramente.
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Nove punti in meno era infatti la richiesta del procuratore federale Giuseppe Chinè alla FIGC, chiamata a valutare la riapertura del processo sportivo per le plusvalenze, dopo la richiesta di revocare la sentenza di archiviazione.
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L’udienza è cominciata alle 13 e si è conclusa verso le 17. Oltre alla severissima penalizzazione di punti, la Corte ha inflitto la sanzione dell’inibizione dallo svolgere attività in ambito Figc per la durata di due anni e mezzo all’ex direttore sportivo bianconero Fabio Paratici, due anni per l’ex presidente Andrea Agnelli e per l’ex consigliere d’amministrazione Maurizio Arrivabene, un anno e quattro mesi per l’attuale ds Federico Cherubini e otto mesi per Pavel Nedved, anche lui ex membro del cda.banche qui la corte è stata più severa della richiesta. Chinè aveva chiesto 16 mesi di inibizione per l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli, 20 e 10 giorni per Fabio Paratici, 10 mesi per Federico Cherubini e 12 mesi per tutti gli altri consiglieri.
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La richiesta di procedere e di non archiviare arriva proprio nei giorni in cui è stata diffusa la “carta Ronaldo” che inguaia la Vecchia Signora.