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“Zoc**le”, “Pompi**re”, “Morite”: l’orrore sulla pagina di Salvini contro le ragazzine

Essere il ministro dell’Interno e sui social dare “in pasto” ai propri fan delle diciottenni cui dire e augurare le peggio cose. Fatto. Ovviamente il genio della situazione è Matteo Salvini. Indignati e preoccupati, gli studenti milanesi si interrogano e si preparano a dare una risposta comune dopo la valanga di insulti sessisti arrivati dai follower del vicepremier Matteo Salvini che ha pubblicato sulle sue pagine nei social network alcune fotografie delle studentesse ritratte nella manifestazione di venerdì scorso in centro a Milano col commento “Poverette”.

Nella foto uscita sulle pagine social di Salvini ci sono in primo piano alcune ragazze minorenni, tutte del collettivo dell’Erasmo di Sesto San Giovanni, con in mano un cartello con una citazione di un rapper, Kento, che cita piazzale Loreto. Gli studenti protestano per la violenza dei commenti che sono arrivati a migliaia appena le foto sono arrivate on line.

“I giornali dicono che venerdì mattina fossimo circa centomila studenti nelle piazze di tutta Italia per il No Salvini Day. Non ci siamo contati uno per uno ma sì, eravamo tantissimi. Già dalla mattina Salvini, incapace di rispondere a una generazione giovane, futuro del nostro Paese, che contestava le sue politiche fatte di odio, intolleranza e ignoranza, ha deciso di rispondere facendo sue queste accuse, riducendo la presa di parola di moltissimi giovani a una bandiera bruciata e un manichino appeso (che poi cosa sono di fronte alla violenza di lasciar morire migliaia di persone nel Mediterraneo?)”, si legge sulla pagina social dei collettivi studenteschi milanesi.

Proteste arrivano anche dal liceo classico Manzoni di via Orazio dopo che sui social sono apparse foto di alcune ragazze della scuola, tutte iscritte al primo anno, minorenni, anche loro oggetto di migliaia di post pieni di insulti sessiti e gravi minacce a sfondo sessuale. “Paladino della battaglia contro odio e ignoranza, il “Capitano” ha preso di mira la ragazza minorenne ritratta in una foto e l’ha pubblicata su Facebook invitando i suoi seguaci a procedere con la gogna mediatica – protestano i collettivi milanesi – Di episodi del genere infatti Salvini è professionista. Risutato? Più di 9000 commenti che augurano alla ragazza di “fare la fine di Desirèe”, di “andare a prostituirsi”, di “essere stuprata”.

Grazie a questa propaganda, Salvini è responsabile di essere il mandante di una violenza che non si ferma a quella verbale, ma da mesi si esprime in aggressioni vere e proprie”. Al liceo Manzoni gli studenti attendono l’assemblea di venerdì per decidere una risposta comune da mandare al leader leghista e ai suoi seguaci. Salvini è un uomo di 45 anni che usa i social per fare politica ed è Ministro dell’Interno: e pubblica la foto di tre studentesse minorenni, ree di avere esposto un cartello contro di lui durante una manifestazione, non ne oscura nemmeno il volto e le lancia in pasto alla rabbia dei suoi sostenitori scatenando 12mila commenti.

Tutti insulti e tutte minacce, quasi tutte sessiste: 12mila commenti di insulti e minacce a tre studentesse minorenni sulla pagina del Ministro dell’Interno. Non ne ha cancellato nemmeno uno di commento. Salvini ha dato consapevolmente in pasto ai lupi la stessa incolumità di tre studentesse minorenni, che il suo ruolo dovrebbe tutelare. E alla Camera arriva un’interrogazione parlamentare.

 

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