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Giorgia Meloni incontra Elly Schlein e cala il gelo, il retroscena: “No a una donna sola al comando”

Giorgia Meloni incontra Elly Schlein. Ma tra le due leader politiche è muro contro muro. Il presidente del Consiglio ha deciso di rompere gli indugi sul tema delle riforme costituzionali. In particolare alla destra italiana sta a cuore il presidenzialismo. O, come alternativa, un premierato forte con l’elezione diretta dell’inquilino di Palazzo Chigi da parte del popolo. Per questo la Meloni decide di incontrare tutti i leader delle forze politiche presenti in Parlamento. A cominciare proprio dalla segretaria Pd. Ma tra le due donne forti l’incomunicabilità è quasi totale. La Meloni però se la deve vedere anche con la rabbia della Lega di Matteo Salvini, delusa dalla sua condotta ritenuta troppo moderata.
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Presidenzialismo: Giorgia Meloni incontra Elly Schlein

A raccontare i retroscena dell’incontro tra Giorgia Meloni e Elly Schlein avvenuto a Palazzo Chigi è Repubblica. Secondo il quotidiano, dopo l’incontro tra le due delegazioni di governo e Pd, il premier avrebbe preso da pare la Schlein per un duro faccia a faccia che sarebbe durato circa 20 minuti. Le due leader sarebbero passate dal ‘lei’ al ‘tu’. Sul presidenzialismo la Meloni avrebbe rivendicato un presunto appoggio popolare e avrebbe parlato di “principi irrinunciabili”.

Di contro Elly Schlein avrebbe replicato con una aspra battuta: “E allora, Presidente, perché non la monarchia illuminata? Diciamo no a una donna sola al comando”. Insomma, per la segretaria Pd il presidenzialismo non s’ha da fare. Giorgia Meloni tiene il punto invocando la necessità della “stabilità”. Ma la risposta della sua interlocutrice è stata tranchant: “Presidente, la vedo troppo preoccupata sulla stabilità del suo governo”.

Scontro con Elly Schlein a parte, però, sul presidenzialismo Giorgia Meloni ha i suoi bei problemi anche a trovare un accordo con gli alleati di governo leghisti. “Noi non siamo favorevoli alla bicamerale e neanche al premierato, l’intesa è sul presidenzialismo”, avrebbe sbottato in Transatlantico il fedelissimo salviniano Edoardo Rixi. “L’accordo è sull’elezione diretta del Capo dello Stato. Se Meloni pensa al premier, vogliamo garanzie sul ruolo del Parlamento, che non può essere privato dei suoi poteri”, si sarebbe lamentato il capogruppo del Carroccio Riccardo Molinari. Attacchi che avrebbero indotto la Meloni a pretendere una rettifica da Salvini. Il leader leghista però, sempre secondo quanto riporta Repubblica, teme che i colloqui sul premierato possano rallentare l’avvio della riforma sull’Autonomia che vorrebbe ottenere prima delle elezioni Europee del 2024. Per questo prova a mettere pressione alla sua potente alleata di governo.
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