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Prete bruciato vivo

Questa mattina prima dell’alba, in Nigeria, un gruppo di banditi ha attaccato la residenza parrocchiale della chiesa cattolica di San Pietro e Paolo, a Kafin-Koro, nella regione di Paikoro, uccidendo padre Isaac Achi e ferendo alle spalle padre Collins, mentre tentava di scappare. All’accorrere delle forze di sicurezza, gli
aggressori hanno lasciato l’abitazione dandola alle fiamme e provocando così la morte di padre Achi. Lo riferisce il sito della Santa Sede Vatican News.
Confermando il violento e tragico attacco, avvenuto intorno alle 3 del mattino, il responsabile delle relazioni pubbliche della polizia nello Stato, Wasiu Abiodun, ha dichiarato che “i banditi hanno tentato di entrare nella residenza, ma non ci sono riusciti, e hanno dato fuoco alla casa, mentre il reverendo padre è morto carbonizzato”.

Il corpo senza vita di padre Isaac è stato recuperato, “mentre padre Collins è stato portato in ospedale per essere curato”. Il commissario di Polizia, del Comando dello Stato, Ogundele Ayodeji, ha inviato una squadra di rinforzo nella zona “e sono in corso gli sforzi per arrestare gli assalitori, mentre sono iniziate le indagini sul tragico attacco”.

“Un attacco codardo e disumano”. Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, condanna così il vile attacco. “Un attacco ancora più efferato e vile perché il sacerdote è morto a seguito dell’incendio appiccato dai terroristi alla sua abitazione” sottolinea Tajani. “Esprimo le mie più sentite condoglianze all’intera comunità di fedeli, apprezzando al tempo stesso la pronta risposta delle forze dell’ordine. Auspico che le istituzioni consegnino quanto prima i responsabili alla giustizia, affrontino le cause profonde di questo gesto criminale e rafforzino le misure per la protezione di tutti i cristiani nigeriani. Colpire luoghi di culto, simboli religiosi e le persone che in essi credono, significa violare uno dei principali e fondamentali diritti dell’uomo, quello di professare liberamente la propria fede”.