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Concessioni balneari: arriva la proroga di 1 anno per la messa a gara

Arriva la proroga per le concessioni balneari. Dopo una riunione tra maggioranza e governo i relatori, al decreto Milleproroghe, passato all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio riunite del Senato, sarà inserita la proroga di un anno per le concessioni balneari in essere. Il nuovo emendamento dunque concerà più tempo, fino a fine luglio (guadagnando quindi 5 mesi in più) per la mappatura delle concessioni demaniali per l’esercizio della delega prevista dal ddl concorrenza. Nello stesso periodo sarà vietato procedere a bandi in attesa dei decreti attuativi sul riordino della disciplina in materia che saranno emanati comunque entro febbraio. L’intervento è stato inoltre completato con la proroga di un anno della messa a gara delle concessioni balneari, come previsto da un emendamento di Forza Italia, che verrà approvato da tutta la maggioranza. “Si sta trovando un punto di sintesi, d’intesa”, ha annunciato il senatore di FI e vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri a margine della riunione sui temi accantonati al Dl milleproroghe.

Fratelli d’Italia vicino ai balneari
Come ha riportato il Sole24Ore, Gianluca Caramanna, deputato e responsabile Turismo di Fratelli d’Italia, ha dichiarato: “Al termine di un percorso di ascolto con le associazioni maggiormente rappresentative del comparto balneare, Fratelli d’Italia ha preso atto della richiesta maggioritaria di procedere, all’interno del Dl Milleproroghe, con una proroga delle concessioni di un anno rispetto ai termini stabiliti dal ddl Concorrenza e pertanto sosterrà gli emendamenti di maggioranza che vanno in questa direzione”.
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La proroga per le concessioni balneari
Con l’emendamento presentato al decreto Milleproroghe, Fratelli d’Italia chiede di eliminare il termine del 31 dicembre 2023 ed estendere l’efficacia delle concessioni degli stabilimenti balneari fino al varo della riforma complessiva di settore. La proposta, che dovrebbe essere tra quelle segnalate dal partito, cancella l’attuale termine del 31 dicembre 2023 (fissato dalla legge sulla concorrenza e confermato dal Consiglio di Stato) per l’efficacia delle concessioni, stabilendo che “continuano ad avere efficacia fino all’approvazione della legge di riforma organica della relativa disciplina”.
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Il governo Draghi infatti, in concerto con le istituzioni europee, aveva stabilito che dal primo gennaio 2024 sarebbero state rimesse a gara le gestioni dei tratti di costa italiane. La maggioranza capeggiata da Giorgia Meloni, invece, ha deciso di posticipare l’appuntamento con i bandi al primo gennaio 2025.

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