
Il 18 dicembre 2025 Bruxelles è stata teatro di una protesta significativa da parte degli agricoltori europei, con particolare partecipazione italiana. Durante il Consiglio europeo di fine anno, centinaia di trattori hanno invaso il quartiere istituzionale, richiamando l’attenzione sulle politiche agricole comunitarie, in particolare sull’accordo Mercosur e la distribuzione dei fondi europei al settore primario.
Blocco e tensione nel centro di Bruxelles
Le manifestazioni sono iniziate nella notte con il continuo suono dei clacson e l’imponente presenza delle forze dell’ordine, che tuttavia non hanno impedito ai manifestanti di raggiungere la sede del Parlamento europeo. Qui si sono registrati momenti di forte tensione, con lo scarico di grandi quantità di letame e l’esplosione di numerosi petardi, causando danni materiali e un clima di forte agitazione. Le autorità hanno risposto con getti d’acqua e fumogeni per contenere la situazione, ma la frustrazione degli agricoltori è rimasta palpabile.
Al centro delle rivendicazioni vi è la preoccupazione per il futuro delle aziende agricole europee, minacciate dall’entrata in vigore dell’accordo commerciale con il Mercosur. Gli operatori temono una concorrenza sleale dovuta alla possibile importazione di prodotti non conformi agli standard europei di sicurezza sanitaria e ambientale. A ciò si aggiunge la questione della revisione del bilancio UE, che potrebbe penalizzare le piccole realtà agricole a favore di altri settori, come il sostegno militare all’Ucraina previsto per il 2026-2027.
Dialogo aperto con i vertici comunitari
Nonostante gli scontri, i rappresentanti agricoli hanno avuto un confronto diretto con i vertici europei. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, insieme al presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha incontrato una delegazione guidata da Massimiliano Giansanti, presidente del Copa-Cogeca. Nel colloquio sono state promesse semplificazioni burocratiche e sostegni specifici per le aziende familiari e i giovani agricoltori. Tuttavia, le dichiarazioni ufficiali non hanno ancora convinto del tutto il settore, che resta in allerta.
Il principio di reciprocità è stato sottolineato con forza da Giansanti, che ha chiesto che tutti i prodotti importati rispettino le stesse normative applicate ai produttori europei. L’agricoltura viene definita un asset strategico per la sicurezza alimentare dell’Unione e necessita di una politica lungimirante, in grado di affrontare le sfide del cambiamento climatico e delle tensioni geopolitiche.
Fonti diplomatiche hanno confermato che, a causa delle divergenze e delle pressioni delle piazze, il vertice non ha approvato un accordo definitivo sul Mercosur. La decisione è stata rinviata per ulteriori approfondimenti, rappresentando una vittoria temporanea per gli agricoltori ma lasciando aperta la questione della Politica Agricola Comune e della sovranità alimentare europea per il 2026.