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Ucraina, Metsola: “Putin e Lukashenko criminali, processiamoli all’Aia”

Vladimir Putin e Alexander Lukashenko sono due criminali di guerra e andrebbero processati di fronte al Tribunale penale internazionale dell’Aia, in Olanda. Lo afferma la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, durante il vertice informale dei leader Ue tenuto a Versailles, in Francia. Per Metsola non ci sono dubbi che i due dittatori debbano essere contrastati in ogni modo.

Putin e Lukashenko

“Dobbiamo essere chiari: ciò che Putin e Lukashenko stanno facendo in Ucraina è criminale. – non usa mezzi termini Metsola – È un crimine di guerra. Capovolge l’ordine mondiale democratico, e dobbiamo ritenere i colpevoli responsabili attraverso il tribunale penale internazionale quando sarà il momento. Il processo a L’Aia sarebbe la vittoria definitiva per il popolo ucraino, per lo stato di diritto e per il nostro stile di vita basato su regole”, spiega.

“Dobbiamo andare oltre il Fondo europeo per la difesa e fare in modo che il bilancio Ue funzioni per la nostra politica di sicurezza e di difesa. – aggiunge Metsola – Abbiamo urgente bisogno di aumentare i nostri investimenti nella difesa. È giunto il momento per l’Ue di inviare un messaggio chiaro limitando l’importazione di beni russi, compresi gas, petrolio e carbone, e rivedendo tutte le certificazioni concesse alle società energetiche russe”, mette in chiaro la presidente del Parlamento Ue.

“Dobbiamo ricordare che l’energia è, ed è sempre stata, politica. La Russia lo ha capito da anni. Il nostro obiettivo deve essere verso un futuro con zero gas dalla Russia. Ambizioso ma necessario. – questo l’obiettivo di Metsola – Sappiamo che Putin non si fermerà a Kiev, così come non si è fermato in Crimea. Le tattiche che ha affinato in Siria sono state attuate in Europa. Le nostre sanzioni devono continuare a colpirlo forte e ferirlo. Anche l’Ue deve essere pronta a essere ferita dal contraccolpo delle misure. Ma è un costo che dobbiamo sostenere in questa svolta nella storia europea, un prezzo che penso che il nostro popolo sia disposto a pagare”, conclude.

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