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“Putin va rovesciato”: l’ideologo Dugin si espone contro lo zar dopo la disfatta di Kherson

La ritirata delle truppe russe da Kherson, in Ucraina, ha provocato un terremoto intorno a Vladimir Putin, sempre più solo e avversato dai suoi stessi fedelissimi.

Kherson era una città collaborazionista, completamente evacuata prima dell’arrivo dell’esercito, unico capoluogo conquistato da Mosca, e senza sparare un colpo.

Aleksandr Dugin

Il primo a esporsi contro il leader è Aleksandr Dugin, ideologo neonazista soprannominato “Il cervello di Putin”, che ha paragonato la sorte del presidente al “re della pioggia”, sacrificato se non riesce a “salvare il suo popolo”.

Un messaggio inviato tramite Telegram, fomentato da gran parte dell’elite russa.

Dugina

“Putin va rovesciato”, ha scritto Dugin, che ha perso la figlia in un attentato avvenuto a Mosca durante la guerra, che per i servizi segreti Usa a è stato opera di Kiev, è sempre stato uno degli uomini di riferimento per Putin.

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Vladimir Putin

Dugin avrebbe rimosso tempestivamente il messaggio, ma ha lasciato un’altra riflessione: “Chi non è arrabbiato per la perdita di Kherson non è un vero russo”.