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“Puzzi e prendi i nostri soldi”: gli insulti razzisti contro il candidato di Sala a Milano

C’è una parte del centrodestra, quella sovranista, che continua a sminuire il problema del razzismo, sostenendo che non sia tra le priorità da affrontare. E c’è una realtà, invece, che racconta purtroppo di episodi, gravi, che si susseguono lungo lo Stivale. Ultimo in ordine cronologico, quello che ha visto come protagonista (suo malgrado) Marcus Pace, giovane candidato al Consiglio Comunale di Milano con la lista del sindaco uscente Beppe Sala.

"Puzzi e prendi i nostri soldi": gli insulti razzisti contro il candidato di Sala a Milano

Durante un incontro con la cittadinanza che si è svolto nella zona di Santa Maria del Suffragio, nella zona Est del capoluogo lombardo, Pace è stato accolto come peggio non si potrebbe: insulti, provocazioni ed epiteti razzisti, come purtroppo siamo abituati a sentire spesso in certe curve negli stadi. A raccontare l’accaduto è stato proprio il ragazzo, che si è sfogato sulla propria pagina Facebook.

“Ieri doveva essere una giornata di festa e condivisione ma ho subito un attacco razzista – ha raccontato Marcus Pace . Ero all’incontro con la cittadinanza presso la pagoda di Santa Maria del Suffragio con Stefano Bianco, amico e candidato Presidente del Municipio 4, quando due individui, abitanti del mio quartiere, mi hanno insultato con quelle parole”.

Tra le frasi rivolte a Pace, agghiaccianti, “io sono un fascista e tu puzzi, prendi sussidi che sono nostri”. Un concentrato di ignoranza, luoghi comuni, cattiverie e odio razziale. Di fronte alla quale, però, Marcus non ha indietreggiato: “Non ho mai vissuto di vittimismo e tanto meno inizierò oggi perché sono parte di questo Paese, e tra gli ultimi promotori con il mio lavoro della manifattura artigiana italiana. Da figlio adottivo prima di genitori italiani e Italiano poi, condanno ogni forma di fascismo e intolleranza becera. Non siamo più un Paese sotto regime ma parte del Mondo.Poco fa sono stato alla polizia a denunciare gli aggressori”.

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