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Rave, è caos alla Camera

La Camera ha approvato il dl Rave 183 favorevoli, 116 contrari e un astenuto. È stata applicata la ghigliottina. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio dopo una maratona durata molte ore. Il testo, varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 31 ottobre e modificato dal Senato, andava convertito in legge entro oggi alle 24, pena la decadenza.

Al momento del voto finale sul decreto rave, ogni deputato del Pd ha mostrato in Aula il testo della Costituzione, una protesta simbolica contro le misure contenute nel provvedimento.

“Non ho partecipato al voto sul ‘Dl rave’ non perche’ non condividessi tutti i contenuti del decreto ma perche’ al suo interno, all’articolo 7, c’e’ una norma che non condivido e cioe’ la revoca della sospensione dell’attivita’ professionale per i cosiddetti medici ‘no vax’. Per profonda convinzione, e per storia personale, nella scorsa Legislatura mi sono battuto per l’obbligo vaccinale per i sanitari. La mia lealta’ e responsabilita’ nei confronti della maggioranza e del governo non e’ minimamente in discussione e ringrazio il mio Gruppo per aver compreso una decisione presa in coerenza con valori e principi nei quali credo fermamente”. Cosi’, in un video pubblicato sui propri canali social, il presidente della I Commissione Affari Costituzionali Nazario Pagano di Forza Italia.

Nella notte tra i deputati era scoppiata la rissa, con insulti e gestacci. Nel video della seduta si vede il presidente dell’Aula impegnato ad agitare la campanella per richiamare all’ordine i parlamentari quando dall’emiciclo si sente «Animale, statti calmo, stai seduto» mentre Marco Pellegrini, deputato del Movimento 5 Stelle, alza il dito medio per mostrare alla presidenza il gesto appena ricevuto da esponenti del centrodestra.