L’Italia è un Paese che si trova diviso anche di fronte al razzismo che dilaga in questi tempi soprattutto sui social. Il 45% degli italiani è infatti contrario a ogni sua forma, mentre il 55% in qualche modo, anche con molti distinguo, alla fine lo giustifica. Stando a quanto emerso dalle ultimi analisi, il razzismo in sé non può dirsi in crescita, ma pare in calo l’attenzione che gli utenti pongono verso certe problematiche. A spiegarlo sono gli ultimi dati Swg, secondo i quali staremmo perdendo “gli anticorpi” di fronte alle forme più gravi di discriminazione.
L’arena per eccellenza dove dare sfogo ai propri sentimenti peggiore è, ovviamente, quella dei social: “L’anonimato e il senso di impunità sono un elemento che scatena gli haters. Ma il trend in crescita è evidente. L’odio contro i migranti registra un +15,1% rispetto all’anno scorso e sul totale dei tweet il 66,7% sono di odio. L’intolleranza contro gli ebrei quest’anno sale del 6,4%. Ma il 76,1% del totale dei tweet sugli ebrei sono di odio. Così come in aumento sono i tweet contro i musulmani, +7,4% dei tweet con un totale di 74,1% di odio di tutti i tweet che riguardano i fedeli al Corano”.
Vox ha anche analizzatto la mappa dell’odio, mettendo in evidenza quali sono le città in cui questo è più diffuso: al vertice troviamo Roma, seguita da Milano, Napoli, Torino e Firenze. La maggioranza degli haters contro i migranti, secondo quanto rilevato dalla piattaforma, si troverebbero a Milano, mentre l’odio verso i musulmani è più diffuso a Bologna, Torino, Milano e Venezia. L’antisemitismo è invece più concentrato a Roma. “Alla lunga i messaggi degli odiatori legittimano pure l’azione di chi odia”, ha concluso Vox.Fake news, alla coppia Salvini-Meloni il record di bufale condivise