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Realtà virtuale immersiva: il futuro è nell’intrattenimento

Le declinazioni d’uso della realtà virtuale

La realtà virtuale è un mezzo con infinite possibilità, un mondo in cui stiamo muovendo i primi passi che ci permette di immergerci in ambientazioni e situazioni senza limiti spazio-tempo con un coinvolgimento totale: sensoriale, emozionale e cognitivo. Basta un equipaggiamento fatto da un visore 3d ed un computer per essere catapultati altrove e vivere in prima persona un’esperienza multisensoriale senza paragoni.
Sebbene stenti a decollare come fenomeno di massa per via dei costi, si prevede che tra 4 anni i visori diffusi nel mondo saranno 80 milioni. La virtual reality sta avanzando soprattutto nel settore industriale, medico e architettonico, ma è destinata a cambiare molti aspetti della nostra vita. Basti pensare al camerino virtuale per provare i vestiti da acquistare online e l’uso sempre più diffuso come forma di intrattenimento.
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Dai clandestini messicani alla missione aliena

L’installazione “Carne Y Arena” del regista Alejandro Inarritu, che si inaugura alla Fondazione Prada di Milano fino al 15 gennaio 2018, è un’esperienza sensoriale molto forte che, attraverso la realtà virtuale, porta il visitatore a camminare nel deserto insieme ad un gruppo di migranti messicani che cercano di passare il confine con gli Usa. Il mix di reale (un ventilatore che simula il vento e la sabbia sul pavimento) e virtuale contribuisce ad immergere l’utente nel dramma.
Dall’inferno dell’immigrazione clandestina alla missione aliena del “temporary shop” di Uqido, la software house padovana. “The Edge-Be Brave” è un altro esempio di realtà virtuale immersiva nell’ambito dell’intrattenimento con il quale si viene trasportati in un ambiente mozzafiato. Il carattere multisensoriale dell’esperienza fa in modo che non si venga “ingannati” solo con la vista, ma anche con gli altri sensi, dal vento che soffia tra i capelli al verso degli uccelli.

Mostre, cinema e progetti educativi

Oltre che nell’ambito dell’intrattenimento, la realtà virtuale può essere utilizzata nel settore dell’arte e della cultura. Nel cammino verso l’adozione del 5G Action Plan della Commissione Europea, Tim e il Comune di Torino offrono la possibilità di visitare aree espositive, anche inaccessibili, del Museo Pietro Micca o del Museo del Risorgimento da una postazione allestita a View Conference accompagnati da una guida avatar.
La realtà virtuale dialoga con il cinema nella sala cinematografica “Ultrareal World” al Base di Milano, in collaborazione con Fastweb. Dal corto ispirato al Libro della Giungla a Gomorra Vr – We own the streets: non servono produzioni hollywoodiane, bastano le idee e buone tecniche immersive. E per quanto riguarda l’education, al Maker Faire la Vr realizza due intuizioni di Leonardo da Vinci: il volo e il canone vitruviano.
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Videogiochi, giostre e riabilitazione

Il futuro della realtà virtuale è nei videogiochi, dove potrà farci vivere esperienze nuove e profonde nei survival horror, negli adventure e nei giochi basati su esplorazione e investigazione. Sempre in tema di divertimento, a Mirabilandia è stata inaugurata la versione Vr delle montagne russe Master Thai, prima in Italia a mischiare il movimento fisico con l’esperienza digitale.
La Vr è protagonista al Maker Faire di Roma dove il visitatore ha la possibilità di diventare pilota di Formula 1 a bordo della STR12 grazie alla scuderia Toro Rosso. Non solo intrattenimento: con il progetto “Look of Life“, la fondazione Ant, in collaborazione con Samsung, che ha messo a disposizione i visori, intende valutare l’effetto della Vr sui malati di tumore per risvegliare in loro emozioni come lo stupore e la gioia spesso allontanate dalla malattia.