Il provvedimento simbolo della campagna elettorale, quello che stando agli analisti ha contribuito in maniera determinante al successo elettorale del Movimento Cinque Stelle. E che però continua a mutare nella forma e nella sostanza. Il reddito di cittadinanza ha già visto accantonate le risorse necessarie con l’ultima legge di bilancio: nel 2019 sono previsti circa 4,68 miliardi di euro di coperture (oltre ai 2 miliardi assorbiti dal Rei). Ma in cosa consiste di preciso il provvedimento?
Come spiega La Repubblica, il reddito di cittadinanza verrà versato su una apposita carta, una normale PostePay, chiama Carta Reddito di Cittadinanza. I requisiti sono essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, un ISEE inferiore a 9.360 euro annui, patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa di abitazione fino ai 30.000 euro annui, patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può arrivare fino a 20.000 per le famiglie con persone disabili.
Nel caso di un cittadino single l’importo massimo è di 780 euro, ma si tratta di una cifra da dividere in due parti. L’importo massimo del Reddito di cittadinanza in quanto tale arriva fino a 500 euro. A questa cifra si somma un importo di 280 euro se si è titolari di un contratto di affitto o 150 se si vive in una casa di cui si sta pagando un mutuo. Le domande per il reddito di cittadinanza potranno essere presentate da marzo. Il sito Internet che informerà della documentazione necessaria sarà in linea a febbraio, mentre il mese dopo sarà attrezzato per la compilazione delle domande. Chi non spenderà per intero il reddito di cittadinanza, nel mese di ricezione, perderà l’importo.