«Se il referendum passa, i 500 milioni di euro risparmiati sui minori costi della politica potremmo metterli sulla povertà e darli a chi non arriva a fine mese». Con queste parole il premier Matteo Renzi cerca di strappare qualche ulteriore Sì al referendum che si terrà probabilmente il prossimo novembre. E alla minoranza dem che ancora rema contro le riforme costituzionali firmate Boschi, il premier ammette il mea culpa: «Ho sbagliato a personalizzare».
Maria Elena Boschi: “Chi invita a votare No vuole buttare due anni di lavoro”
Anche il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi interviene sul referendum costituzionale, affermando che «chi invita a votare No non rispetta la consultazione e butta via due anni di lavoro e le sei votazioni con maggioranze vicine al 60% tramite le quali il Parlamento ha dato il suo via libera al referendum».