L’ottimismo ha dovuto alla fine lasciare il passo all’amarezza tra le fila dei Cinque Stelle, costretti a fare i conti con i dati delle elezioni regionali in Abruzzo che li vedono i netto calo, a tutto vantaggio dello schieramento di centrodestra. Uno schiaffo che ha fatto male, molto. La candidata Sara Marcozzi ha seguito la linea dettata dall’alto, minimizzando la sconfitta. I portatori di voto altrui, la particolarità della tornata elettorale. Una serie di frasi fatte per provare a girare intorno alla realtà, quella che parla di una sconfitta.
 Il tutto a vantaggio di Salvini: “Era un voto amministrativo anche per la Lega, e loro hanno raddoppiato i consensi in una Regione dove storicamente non esistevano”. La fibrillazione è salita alle stelle e i rapporti con l’alleato di governo rischiano di precipitare, nonostante a parole la prima riflessione da ambo le parti sia stata un diplomatico “nessuna conseguenza sul governo”. La vera riflessione fatta in seno al Movimento sul Carroccio è però di tutt’altro genere: “Hanno puntato scientificamente fin dal primo momento a indebolirci ideologicamente e politicamente”.
Il tutto a vantaggio di Salvini: “Era un voto amministrativo anche per la Lega, e loro hanno raddoppiato i consensi in una Regione dove storicamente non esistevano”. La fibrillazione è salita alle stelle e i rapporti con l’alleato di governo rischiano di precipitare, nonostante a parole la prima riflessione da ambo le parti sia stata un diplomatico “nessuna conseguenza sul governo”. La vera riflessione fatta in seno al Movimento sul Carroccio è però di tutt’altro genere: “Hanno puntato scientificamente fin dal primo momento a indebolirci ideologicamente e politicamente”. Le conseguenze potrebbero vedersi presto. Tav e autorizzazione a procedere contro Salvini sono infatti punti delicatissimi da affrontare nei prossimi giorni. Senza dimenticare la delicata questione delle autonomie. La posta verrà alzata al massimo. Se sul no a mandare il ministro dell’Interno alla sbarra erano persuasi tutti i vertici, che si costruivano con pazienza la strada, oggi filtra molta più incertezza e preoccupazione.
Le conseguenze potrebbero vedersi presto. Tav e autorizzazione a procedere contro Salvini sono infatti punti delicatissimi da affrontare nei prossimi giorni. Senza dimenticare la delicata questione delle autonomie. La posta verrà alzata al massimo. Se sul no a mandare il ministro dell’Interno alla sbarra erano persuasi tutti i vertici, che si costruivano con pazienza la strada, oggi filtra molta più incertezza e preoccupazione.Abruzzo, addio sogni di gloria di Salvini: sotto il 30%. Il futuro è ancora con nonno Silvio…
