Scintille che potrebbero far pensare a un vero e proprio incendio, quelle avvistate nella maggioranza. Con un Matteo Renzi che, subito dopo l’approvazione del decreto Milleproroghe, non ha mancato di sottolineare tutta la sua distanza dal mondo Cinque Stelle, con un attacco durissimo che rischia di lasciare pesanti strascichi in un esecutivo parso già tutto fuorché granitico. Occasione per cercare lo scontro è stata un’intervista concessa a La Repubblica.Di elezioni anticipate, Renzi non vuol sentir parlare, visto che per lui la “legislatura deve andare a scadenza naturale”, con l’obiettivo di eleggere il prossimo Presidente della Repubblica. A patto però di mantenere le distanze, in una convivenza nel governo sempre più nervosa: “Al 2023 ci arriveremo con le nostre idee – dice il senatore di Italia viva – non grillizzati. Non saremo mai la sesta stella di Beppe, non ci iscriveremo alla piattaforma Rousseau”.

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