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Salvini, altra batosta dalla Lamorgese: battuto 5 a 1 sui ricollocamenti dei migranti

Ricollocamenti? Anche qui Luciana Lamorgese batte Salvini. Cinque volte di più rispetto a quelli ricollocati da dall’ex ministro. Il Capitano era quello che prometteva che avrebbe rimpatriato 600mila “clandestini” l’anno, ma Lamorgese in un mese ha ottenuto più di Salvini in un anno. E poi, stipulando l’accordo di Malta con altre nazioni, ha dato una sterzata alla gestione dei flussi migratori. Alessandro Mantovani oggi sul Fatto Quotidiano spiega che mentre sull’arrivo dei migranti con i barchini l’esecutivo non può fare nulla, quel che il governo può e deve fare è “ricollocare i richiedenti asilo nei Paesi europei, almeno quelli soccorsi in alto mare da ong e altri, secondo la strategia degli accordi avviata dal Conte 1 con Salvini e proseguita dal Conte 2 con Lamorgese. E qui i numeri, ammesso che si possano ridurre persone e destini a numeri, danno ragione alla ministra Lamorgese”.

Nei primi otto mesi del 2019, quando al Viminale c’era Salvini, secondo il ministero dell’Interno sono stati ricollocati in Europa 85 richiedenti asilo. Meno di undici al mese. Negli ultimi quattro mesi, cioè dell’insediamento a settembre del Conte 2 e di Lamorgese al Viminale, i ricollocamenti effettivi sono stati 196, cioè 49 al mese. Ora anche Francia, Spagna e Portogallo fanno la loro parte, e in misura minore e nel loro piccolo anche Malta e Lussemburgo e a volte la Finlandia. Secondo il Viminale dovrebbero partire per la Germania altre 149 persone entro Natale: così i ricollocati salirebbero a 345 in quattro mesi, quindi 86 al mese contro gli 11 di Salvini.

Intanto, spiega Il Fatto, comincia a funzionare il preaccordo sugli sbarchi firmato a Malta il 23 settembre da Lamorgese con i ministri degli Interni di Francia, Germania, Italia, Finlandia e appunto Malta per una ripartizione parziale ma automatica: “Il rapporto tra migranti ‘ricollocati’ e ‘quote’ offerte dai Paesi europei è all’82 per cento. Ora l’obiettivo è rispettare il termine di quattro mesi dallo sbarco”.

Il percorso è avviato e adesso si sta trattando con Cipro, Lussemburgo e Grecia, ma anche con la Romania per ampliare la rosa di chi accoglie. Secondo i dati forniti dal Viminale “nel 2019 sono stati trasferiti con ricollocamenti 262 migranti, 172 di quali dopo il 5 settembre”, dunque dopo l’insediamento del governo Conte 2 e l’uscita di Matteo Salvini dal Viminale. Negli ultimi tre mesi “i trasferimenti con ricollocamento sono stati 172 (57 al mese) che comprendono anche le quote offerte precedentemente dai Paesi Ue”. Una media molto più alta di quella registrata tra giugno 2018 e agosto 2019 quando “i migranti trasferiti con ricollocamento sono stati 238 (16 al mese)”.

 

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