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Rissa Sgarbi-Mughini al Costanzo Show, il racconto di Al Bano: “Sono sconvolto”

L’ultima puntata del Maurizio Costanzo Show è andata in onda nella serata di mercoledì 4 maggio. Ma l’eco di quanto era accaduto durante la registrazione del programma era giunto sui mass media già alcune ore prima. Si tratta della rissa, non solo verbale, tra Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini. Con quest’ultimo che, dopo aver perso le staffe, ha aggredito fisicamente il suo interlocutore. Tra i due c’erano già stati dei precedenti. Presente da Costanzo anche il cantautore Al Bano che racconta al Corriere della Sera quei momenti concitati.

Rissa Sgarbi-Mughini al Costanzo Show

Ad infiammare la polemica tra Sgarbi e Mughini da Costanzo è stato il tema delle mascherine, che gli italiani dovranno ancora usare in diversi luoghi chiusi. “Ho detto di usare la stessa da otto mesi perché me ne sbatto”, racconta il parlamentare a Fanpage. Ma è quando Mughini ha zittito Al Bano che Sgarbi è esploso. “Ma che un cantante, un direttore d’orchestra, un atleta non possano venire in Italia è una forma di fascismo! Sono uomini che hanno una dignità e vanno difesi fino in fondo”, ha esclamato Sgarbi.


“Sono contrarissimo ai veti sulla nazionalità, ma nel caso del direttore d’orchestra il sindaco Sala aveva chiesto che si pronunciasse contro l’idea della guerra, è questo che è sbagliato”, ha replicato Mughini dando il via ad una serie di reciproci insulti. “Ti prendo a calci in c… pezzo di m…”, ha sbottato Mughini mentre dava uno spintone a Sgarbi. Quest’ultimo mentre cadeva dalla sedia ha replicato chiamandolo “violento, m… umana, sei peggio i Putin”.


“Sono abbastanza sconvolto. – dichiara Al Bano al Corriere – Spiace vedere due uomini coltissimi che si azzuffano come fosse una rissa da bar di periferia. Stavo incominciando a rispondere, l’argomento era interessante, ma Mughini mi ha interrotto dicendo che gli esponenti di musica leggera non devono parlare di politica. Ma chi cacchio sei tu per dirmi cosa devo dire io?”, si infervora l’artista pugliese. “Ero un grande fan di Putin, ma vedere i carri armati che violentano una terra non mi sta bene come essere umano”, conclude così la sua intervista.

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