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Vaccini, i numeri inchiodano Figliuolo: l’Italia non vaccina. Siamo in ritardo marcio

I numeri della campagna vaccinale targata Figliuolo non confortano. L’Italia è ancora molto, troppo indietro. Subentrato a Domenico Arcuri con il governo Draghi, il generale Figliuolo aveva promesso il tanto atteso cambio di marcia. E invece… Gli ultimi dati disponibili sul sito del governo, aggiornati alle ore 15.31 del 6 aprile 2021, e ripresi da una lunga analisi di BusinessInsider, segnalano per l’Italia un totale di 11.252.066 somministrazioni, per 3.481.428 persone vaccinate. La differenza tra i due numeri è dovuta al fatto che tutti e tre i vaccini oggi disponibili in Italia, e quindi Pfizer-Biontech, Moderna e Astrazeneca, necessitano di due dosi da somministrare a distanza di tempo l’una dall’altra. Insomma, quasi 11,3 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose, mentre quasi 3,5 milioni di italiani hanno completato l’intero processo di vaccinazione, corrispondenti a circa il 5,9% dell’intera popolazione del Paese. (Continua a leggere dopo la foto)

“A giudicare dai numeri – si legge nell’analisi – al momento le dosi non mancano: dal sito del governo emergono, infatti, 14.136.480 unità già consegnate e già a disposizione delle regioni. Rapportando questa cifra ai quasi 11,3 milioni di somministrazioni totali, si arriva quindi a una percentuale del 79,6%, che suggerisce scorte di vaccino disponibili nei frigoriferi in Italia complessivamente pari a poco più del 20% di quanto consegnato dalle case farmaceutiche. Tra le regioni più virtuose (ma solo in termini di dosi somministrate rispetto alle consegne, senza guardare chi è stato vaccinato, essendoci da questo punto di vista state polemiche sulle priorità assegnate da alcune regioni), si segnalano l’88,3% della Valle D’Aosta e l’87,3% del Veneto, mentre tra i casi con le percentuali più basse ci sono la Calabria col 72% e la Sardegna col 72,8 per cento”. (Continua a leggere dopo la foto)

Una delle colpe che si attribuiscono a Figliuolo è quel clamoroso stop per le vacanze pasquali. “Dal grafico disponibile su Lab24 emergono, infatti, soltanto 93mila dosi somministrate in tutta Italia il 4 aprile, rispetto alle quasi 160mila della domenica precedente, e quasi 162mila nel giorno di Pasquetta, contro le quasi 236mila del lunedì prima. La pausa pasquale contribuisce a fare allontanare sempre di più gli obiettivi del piano di vaccinazione di Figliuolo, che puntava ad arrivare a 500mila dosi giornaliere già dalla prossima settimana”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude l’articolo sulla campagna di Figliuolo segnando l’asticella del raggiungimento dell’80% dei vaccinati: “Rielaborando i dati fino al 4 aprile, Zetaluiss, il contatore dell’università Luiss, ha calcolato che per raggiungere l’80% degli italiani vaccinati, vale a dire circa 48 milioni di persone, ci vorranno 384 giorni, ossia più di un anno; periodo di tempo che sale a oltre 500 giorni per regioni come Puglia e Sicilia e scende sotto i 300 per Toscana, Liguria e Valle d’Aosta”.

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