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Burioni infuriato con la Rai, la provocazione del virologo: “La prossima volta invitate uno stupratore”

Roberto Burioni non fa nemmeno in tempo ad informare sui social di non avere più intenzione di parlare di Covid, che subito la Rai gli tira un colpo basso, costringendolo a tornare sui suoi passi. A fare infuriare il virologo è la recente ospitata del medico no vax Massimo Citro della Riva su Rai Radio 1, nella trasmissione ‘Giù la maschera’ condotta da Marcello Foa. Ascoltate le tesi del collega sulla presunta pericolosità del vaccino contro il Covid, Burioni non ci vede più dalla rabbia e inizia a pubblicare una serie di post al vetriolo.
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Burioni Rai Citro Foa

Burioni contro la Rai dopo l’ospitata di Citro da Foa

“Questa pagina si prende una temporanea vacanza da Covid e relativo vaccino. Parleremo di altri argomenti medici che non sono terreno di disinformazione sistematica (che io da solo non posso contrastare) e lotta politica (che come persona pubblica non mi interessa)”, aveva twittato Burioni su X il 19 settembre scorso. Tempo poche ore però e l’intervista di Foa a Citro sprigiona tutto il suo sarcasmo. “Mi chiedo se la prossima volta che si parlerà in trasmissione di molestie sessuali Radio Rai darà spazio anche al punto di vista di uno stupratore”, provoca allora il virologo.

“Mi spiace molto che Massimo Galli abbia partecipato a una trasmissione insieme a un medico sospeso. È a mio giudizio un comportamento sbagliatissimo: dove ci sono le bugie pericolose non ci deve essere la medicina seria”, insiste poi ancora Burioni, prendendosela col collega Galli che ha partecipato al dibattito su Radio Rai organizzato da Foa con Citro.

Poi Burioni cita ironicamente quanto affermato da Citro durante la trasmissione di Foa: “’Noi introduciamo con l’inoculazione nell’organismo una pericolosa tossina senza la minima attenuazione, che infatti produce tutti i danni che stiamo vedendo: è inutile che facciamo finta che non sia così. Non serve a nulla perché non è un vaccino’, pagato con i nostri soldi”. Infine, l’ennesima stoccata al servizio pubblico: “La Rai si dissocia ‘dalle affermazioni del medico e, in particolare, da quelle relative alle cure che non sarebbero state garantite ai malati di Covid e da quelle sull’efficacia e sui pericoli dei nuovi vaccini’, però le ha trasmesse. Che mondo strano”.
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