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Casalino e la guerra coi renziani via social: scontro totale con Anzaldi su Facebook

“Mai si era visto il portavoce del presidente del Consiglio minacciare un parlamentare della Repubblica. Di certo non mi faccio intimidire dal (portavoce del premier Rocco) Casalino, né da nessun altro. Chi assume tali comportamenti è totalmente incompatibile con un ruolo istituzionale così delicato a Palazzo Chigi”, scrive su Twitter Anzaldi. Perché? Cosa è successo? Deve essersi arrabbiato davvero molto il portavoce di Palazzo Chigi Rocco Casalino con il parlamentare di Italia Viva Michele Anzaldi, visto che è andato in prima persona sotto il suo status in cui parlava del famoso audio sul Conte Ter a minacciarlo di denuncia per diffamazione.

È da qui che scoppia il caos. “Dopo l’audio di Casalino che ai giornalisti annunciava il Conte Ter c’è poco da stupirsi: la campagna orchestrata dal portavoce di Palazzo Chigi calpesta non solo il Parlamento e i partiti della maggioranza, ma anche la presidenza della Repubblica. Una vergognosa mistificazione”, aveva scritto Anzaldi su Facebook riferendosi al messaggio audio inviato da Casalino a Franco Bechis, direttore del Tempo, in cui gli diceva “Amore, ci sarà un Conte Ter”.

E Rocco Casalino? Si è arrabbiato talmente tanto che, uscendo dal suo tradizionale riserbo (cit.), si è presentato nei commenti per citare ad Anzaldi l’articolo del codice penale che riguarda la diffamazione (come è possibile vedere nella foto qui riportata). “È gravissimo che il portavoce del presidente del Consiglio minacci un parlamentare della repubblica, cercando di zittire il sacrosanto diritto di critica”, fanno eco il vicepresidente della Camera Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva, e la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, capo delegazione al governo.

”Se Rocco Casalino vuole evitare figuracce, non mandi in giro audio in cui svela le sue vere intenzioni, ma – sottolineano – sappiamo che il portavoce del premier non è nuovo a simili uscite. Dopo aver minacciato la chiusura de Il Foglio, ora vuole mettere a tacere un parlamentare”. “Ora chiediamo che chi rappresenta le istituzioni coinvolte reagisca. Il presidente del Consiglio Conte prenda immediatamente le distanze e il presidente della Camera Fico intervenga a tutela di un deputato della Repubblica”, concludono.

 

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