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Una discarica chiamata Roma: l’analisi impietosa che inchioda la giunta Raggi

Più che una bocciatura netta, un vero e proprio massacro. Un giudizio impietosi che fa male alla giunta Raggi e che fa infuriare gli italiani, quello che arriva dalla celebre testata americana New York Times e che ha come oggetto la città di Roma. In un lungo reportage il corrispondente della testata nella capitale, Jason Horowitz, si è infatti concentrato sullo stato di abbandono in cui versa la Città Eterna usando parole davvero forti.

“Il cittadino romano è così rassegnato e abbattuto dalla sporcizia che lo circonda che non riesce più a riconoscere o vedere il triste stato della città” si legge. Segue un lungo elenco di problematiche, difetti e storture che minano la bellezza di un luogo unico al mondo: tra i tanti, oltre alle montagne di rifiuti, le auto parcheggiate in doppia fila, le strisce pedonali mancanti, i venditori abusivi.Horowitz ha citato le zone di Monti, San Pietro in Vincoli, Colle Oppio, eleggendole a simbolo del degrado costante. Una denuncia del giornalista che dichiara di “amare Roma”, dal cibo alla cultura, e proprio per questo di non volersi rassegnare. Roma, dice il Nyt, rischia di diventare una discarica nel senso letterale del termine.“I sensi vengono sopraffatti ma non per la bellezza ma per la puzza”. Poi i bus che raramente arrivano in orario. E un intero paragrafo sui disservizi della metro, chiuse le scale mobili, le stazioni. Parole di fuoco che mettono nel mirino Virginia Raggi ma anche le precedenti amministrazioni, incapaci di restituire a Roma la sua bellezza.

Virginia ride, Roma piange: mentre la Raggi esulta, arriva l’impietosa ricerca che rivela una città sempre più abbandonata (e invivibile)