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Roma, esposto ennesimo striscione inneggiante Mussolini

A Roma nella notte “Azione Frontale” ha esposto uno striscione inneggiante Mussolini con su scritto “La storia ti ha dato ragione, buon compleanno duce“. È stato affisso all’altezza dell’uscita Casilina. A pubblicare la foto è il leader del movimento di estrema destra denominato “Azione Frontale”, Ernesto Moroni, su Twitter. Non un giorno a caso: l’azione è stata programmata proprio oggi poiché cade la ricorrenza del 136° anniversario dalla nascita del dittatore fascista.

Benito Mussolini, infatti, nacque a Dovia di Predappio il 29 luglio 1883. “Il nostro messaggio, oltre a ricordare il duce d’Italia, è una vera e propria presa di coscienza sulla storia attuale del nostro paese”, dice Ernesto Moroni, il leader della formazione di estrema destra radicata a Roma Est, nei quartieri di Torre Angela e Tor Bella Monaca.

La formazione è formata da un gruppo di fuoriusciti da Forza Nuova. Ad Adnkronos Moroni spiega: “I fatti vergognosi di questi giorni, senza andare troppo lontano, dimostrano ancora una volta la decadenza politica e sociale della nostra nazione“. E infine: “Questo ci fa capire come l’Italia fascista, anche se si parla di più di 70 anni fa, sia stato l’ultimo fenomeno politico e sociale ad aver reso grande e soprattutto fiero il popolo Italiano“.

Siamo alla follia insomma, oltre che nel campo dell’illegalità e dei reati. Ricordiamo infatti che l’apologia del fascismo, nell’ordinamento giuridico italiano, è un reato previsto dall’art. 4 della legge Scelba attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione.

Nel 2014 Ernesto Moroni è stato denunciato per istigazione all’odio razziale poiché avrebbe inviato tre teste di maiale alla comunità ebraica di Roma. Salvini, da ministro dell’Interno, anche stavolta tace. Bonafede, da ministro della Giutizia, anche stavolta tace. Ma la legge n. 645/1952 sanziona chiunque promuova od organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche.

È vietata perciò la ricostruzione del PNF. Ogni tipo di apologia è punibile con un arresto dai 18 mesi ai 4 anni. La norma prevede sanzioni detentive anche per i colpevoli del reato di apologia, più severe se il fatto riguarda idee o metodi razzisti o se è commesso con il mezzo della stampa. La pena detentiva è accompagnata dalla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici. Dov’è la giustizia in questi casi?

 

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