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Violenza sulle donne? La Raggi preferisce la settimana bianca. No all’evento, sì agli sci

Un evento l’8 marzo contro la violenza sulle donne? Mah, meglio gli sci. Deve aver pensato questo Virginia Raggi, sindaca di Roma. Infatti era in programma, in questa data simbolica, l’inaugurazione di un centro antiviolenza. Eppure, a mancare alla cerimonia di apertura dei locali del “centro di supporto per le donne” del Municipio I, in Circonvallazione Trionfale 19, è proprio il più alto rappresentante della città di Roma: la sindaca Virginia Raggi, donna appunto. Era “impegnata” in settimana bianca. La Raggi dunque ha preferito le sue vacanze personali rispetto all’impegno a favore dei diritti delle donne.

Il centro è uno dei due vincitori di un bando comunale, finanziato dalla Regione Lazio, per garantire supporto e accoglienza “alle donne di tutte le età ai loro eventuali figli/e minori che hanno subìto violenze”, purtroppo ancora troppo numerose. Il Comune è stato ovviamente invitato all’inaugurazione dal Municipio I, come testimonia anche un documento protocollato dell’ente territoriale.

La presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi ha detto che “il centro è fondamentale sul territorio. Avevamo invitato sia la sindaca Raggi, sia l’assessora comunale per Roma semplice, Flavia Marzano, ma l’8 marzo nessuna di loro si è presentata. La Sindaca era fuori Roma, in vacanza: è stata persa una grande occasione per un messaggio importante contro la violenza sulle donne”, ha continuato Alfonsi.

Anche la Cooperativa BeFree, che gestirà il centro antiviolenza, era infatti a conoscenza degli eventi. È così che sono state organizzate due inaugurazioni distinte: una l’8 marzo, nella quale la Raggi è stata la grande assente, e una il 12 marzo, per la quale la sindaca è invece in prima fila, poiché avrà fatto ritorno dalla settimana sulla neve.

La “motivazione” è che le due diverse cerimonie servirebbero per inaugurare, in giorni separati, prima la location e poi, il 12 marzo, la partenza effettiva dei servizi d’accoglienza rivolti alle donne. Un’organizzazione moltiplicata per due, due richieste di disponibilità della polizia locale per sorvegliare lo svolgimento dell’evento, due volte le pulizie generali dei locali: quanto sono costate alle tasche del Comune queste due inaugurazioni? Quanti soldi sono stati sprecati?

Le condizioni in cui versano i centri antiviolenza a Roma sono gravi: sono numericamente troppo pochi (circa venti) per una Capitale, e quei pochi rischiano la chiusura. Queste realtà si occupano di supportare psicologicamente e materialmente donne molto fragili, che sono state vittime di maltrattamenti inauditi e che faticano a denunciare e poi a reinserirsi nella società. ma non vengono incentivate dall’amministrazione.

 

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