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Rottamazione delle cartelle Equitalia. Come sta andando

Avanzano a ritmo serrato le pratiche di definizione agevolate delle carte inevase, l’ormai nota rottamazione delle cartelle Equitalia di cui abbiamo già parlato qui.
Nei giorni scorsi, il numero uno di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, in audizione in commissione finanza alla Camera ha dato alcuni dati relativi alla maxisanatoria in corso. Ecco come sta andando
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Rottamazione delle cartelle Equitalia. Come sta andando

Fino al 23 marzo, sono state presentate circa 600 mila domanda di rottamazione delle cartelle Equitalia. Si tratta di una cifra enorme, destinata ulteriormente a crescere, visto che il termine ultimo per presentare richiesta di rottamazione è stato posticipato ulteriormente dal 31 marzo al 21 aprile. Proprio in questi giorni, Equitalia ha riscontrato un boom di accesso al sito e file chilometrici agli sportelli. La conferma arriva anche dai dati: nel primo trimestre 2017, gennaio/marzo, gli accessi al sito internet di Equitalia sono stati 4,3 milioni, +200% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A marzo, poi, è stato registrato il boom dei boom, con 2 milioni di accessi, pari al +328% rispetto al marzo del 2016. La tendenza di crescita vertiginosa dovrebbe essere confermata anche per il mese di aprile. Delle domande di rottamazione delle cartelle di Equitalia già presentate, solo una piccola parte, circa 25 mila, non sono state accolte: la mancanza di requisiti formali le ha rese, infatti, inaccettabili. Delle domande accolte, invece, la quasi totalità, 502 mila su 575 mila, sono state esaminate e accolte. Il valore complessivo in ballo è di 8,3 miliardi di euro: a tanto ammonta la cifra che lo Stato prevede di incassare tramite l’operazione di rottamazione delle cartelle di Equitalia.

Chi ha fatto domanda di rottamazione dei debiti?

Ma chi ha fatto domanda di rottamazione? Si tratta, per l’86% dei soggetti di richiedenti, di persone fisiche. Il restante 14% è composto da persone giuridiche. Analizzando la quota dei crediti oggetto di richiesta, però, le percentuali pendono tutte dalla parte delle persone giuridiche: 57% per le persone giuridiche, 43% per le persone fisiche. Ma come sono maturati questi crediti e verso chi? Prevalentemente – circa il 70% – si tratta di carichi relativi all’Agenzia delle Entrate. Segue, a ruota, l’Inps – 20% del totale – Comuni e aziende pubbliche e private che gestiscono servizi comunali – 3% del totale. Il restante 7% è frantumato su diverse agenzie fiscali, dalle dogane all’Inail, dalle Casse di previdenza all’Agenzia del Demanio, dalla Regione agli Ordini professionali. Quasi tutti coloro che hanno richiesto la rottamazione delle cartelle di Equitalia pagheranno i loro debiti a rate. La percentuale è del 73%. Allo stesso modo, quasi tutti coloro che hanno optato per le rate, hanno richiesto la massima rateazione.

Rottamazione delle cartelle Equitalia. Quanti sono i debitori in Italia

Nel complesso, gli italiani debitori legati a Equitalia sono circa 21 milioni. Più della metà, il 53% in particolare, ha accumulato debiti che non superano i 1000 euro e, nel complesso, i debiti sotto i 5 mila euro costituiscono il 74% del totale. Sono tuttavia i grandi debitori quelli su cui Equitalia, negli anni passati, è riuscita a riscuotere di più. Sempre secondo i dati forniti da Ernesto Maria Ruffini, nel 2016, il 55% di quanto riscosso da Equitalia, pari a 8,7 miliardi di euro, proviene da contribuenti con debiti sopra i 100 mila euro, mentre il 10% da debitori con quote comprese fra i 50 mila e i 100 mila euro.

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