Dalla Russia arriva un’altra notizia agghiacciante. Il leader dell’opposizione Aleksej Navalnyj è stato ricoverato in ospedale in Siberia per i sintomi di quello che la sua portavoce ha definito avvelenamento, dopo che il suo aereo ha effettuato un atterraggio di emergenza. “È in coma e in condizioni gravi. I risultati delle analisi ancora non ci sono”, ha scritto su Twitter la portavoce dell’oppositore russo Kira Yarmish. Navalnyj, 44 anni, è incosciente ed è in terapia intensiva dopo aver iniziato a sentirsi male durante un volo di ritorno a Mosca dalla città siberiana di Tomsk.
Dopo che l’aereo è atterrato a Omsk, Navalnyj è stata portato in ospedale con sospetto avvelenamento, ha aggiunto sui social media la portavoce. “Partiamo dal presupposto che Aleksej sia stato avvelenato con qualcosa mescolato con il suo tè. Questa è l’unica cosa che ha bevuto questa mattina. La reazione evasiva dei medici conferma solo che si tratta di avvelenamento. Solo due ore fa erano pronti a condividere qualsiasi informazione, e ora stanno chiaramente giocando per il tempo e non dicono quello che sanno”.
Navalnyj, avvocato e attivista anti-corruzione, ha scontato diversi periodi di carcere negli ultimi anni per aver organizzato proteste anti-Cremlino. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che la detenzione di Navalny nel 2012 e nel 2014 violavano i suoi diritti umani, una sentenza che Mosca ha definito discutibile.
L’escamotage dell’avvelenamento del tè riporta alla mente le tragiche immagini di Aleksandr Litvinenko, anche lui ucciso da una potentissima dose di polonio sciolta nella sua bevanda. Le immagini di Litvinenko senza capelli e con il volto provato dalle sostanze radioattive che aveva ingerito erano diventate la potente testimonianza della repressione del dissenso in Russia. Ora si attendono comunicazioni da parte di Putin.
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