Tutti a cena a casa mia. Anzi no, lasciamo stare. Alla fine l’ex ministro Carlo Calenda ha preferito fare un passo indietro e ritirare l’invito lanciato a Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti “per essere operativi” in vista del congresso del Partito Democratico, un incontro che sarebbe dovuto andare in scena a Roma e che invece non si farà, visto il momento delicato e la reazione stizzita dei militanti in rete. Mentre in sondaggi continuano a evidenziare la profonda crisi del centrosinistra, l’organizzazione di cene e pranzi ha fatto infuriare gli elettori e spinto Calenda ad annullare un appuntamento “inutile e dannoso”.
L’idea di mostrare agli elettori, che già rumoreggiavano sui social, un partito più incline all’abbuffata che alla riflessione, ha spinto alla fine Calenda al dietrofront: “Dopo 24h di polemiche interne e amenità varie,a partire dalla disfida delle cene, ho cancellato l’incontro”. Il segretario del Pd Maurizio Martina, intanto, continua il suo tour: ieri era ai cancelli dello stabilimento Amazon, vicino Piacenza e poi a Reggio Emilia con Graziano Delrio in una delle periferie penalizzate dai tagli varati da Lega e M5S: “Stop alle polemiche, io penso alla manifestazione in piazza del Popolo del 30 settembre”.