Il Senato ha dato il sì definitivo all’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, accusato dal tribunale di Catania di sequestro di persona aggravato per le vicende che risalgono al caso Gregoretti dell’estate 2019: l’allora ministro dell’Interno aveva impedito in quell’occasione per più di tre giorni lo sbarco di 131 persone tratte in salvo nel Mediterraneo centrale dalla nave della Marina militare Gregoretti. 
Cosa succederà ora? Il Tribunale dei ministri deve trasmettere tutti gli atti al tribunale ordinario del capoluogo competente per il territorio, che per il caso Gregoretti è quello di Catania. Poi, potrebbero aprirsi diversi scenari. Bisognerà innanzitutto stabilire se quella di Salvini è un’imputazione “coatta”, e quindi i magistrati saranno obbligati a sollecitare il rinvio a giudizio, o se invece potranno chiedere nuovamente l’archiviazione. In ogni caso, a decidere sarà il tribunale per le indagini preliminari.
La palla passa ora al procuratore Carmelo Zuccaro, ma il futuro non è facile da prevedere. Lo stesso magistrato aveva infatti sollecitato l’archiviazione dell’inchiesta nei confronti di Salvini, sostenendo che non ci fosse stato alcun sequestro di persona nella vicenda della nave bloccata. Il tribunale dei ministri aveva invece rilevato una violazione penale e trasmesso gli atti a Palazzo Madama.Gregoretti, Salvini si scopre improvvisamente “vittima di una campagna d’odio”