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Salvini ci ha preso gusto: rilancia la bufala dei “prelievi forzosi dai conti correnti degli italiani”

Matteo Salvini contro Giuseppe Conte, ennesimo capitolo di una sfida infinita che vede ora, a gran sorpresa, il leader della Lega vestire i panni della vittima delle altrui angherie, accusando il premier di una gestione da regime totalitario della tv pubblica a seguito dell’attacco ricevuto in diretta dall’odiato rivale. “Un fatto non degno di un Paese democratico” ha tuonato il Capitano, dopo che Palazzo Chigi aveva puntato il dito in diretta contro lui e la Meloni accusandolo di diffondere fake news. Neanche il tempo di mostrare il suo volto da agnellino, però, ed ecco Salvini tornare alla carica. Armato, ancora una volta, di bufale.

Nel rispondere alle accusi di Conte, infatti, Salvini ha rilanciato, alzando ulteriormente la posta: “Chiediamo al governo di smetterla di aspettare quello che non arriva dall’Europa e di chiedere agli italiani di dare una mano. Senza follie, come stiamo leggendo che arriva da sinistra, patrimoniale, tassa sulla casa, prelievo dai conti correnti… ecco: dimentichiamoci di nuove tasse”. Tralasciando il discorso della patrimoniale, idea circolata tra le fila del Pd ma già smentita dallo stesso Conte in tv, resta un altro quesito: ma la storia del “prelievo sui conti correnti” è mai esistita?A Salvini, evidentemente, la questione sta particolarmente a cuore, considerando che via Twitter l’ex ministro ha rilanciato: “Non solo la patrimoniale del Pd: mettiamoci anche un bel prelievo forzoso sui conti correnti…A sinistra sono sempre geniali, anziché togliere tasse agli italiani in un momento così difficile pensano a come metterne di nuove”. A corredo del post, un’immagine del patron di Eataly, l’imprenditore Oscar Farinetti.Bene, Farinetti è effettivamente l’unico ad aver avanzato una simile idea, proponendo un prelievo dai risparmi degli italiani in percentuale ai soldi messi da parte da ognuno. Un contributo per aiutare il Paese a rialzarsi, secondo il manager, che ha sollevato l’argomento in un’intervista a Il Fatto Quotidiano. Come mai l’opinione di un singolo imprenditore si sarebbe trasformata, nella mente di Salvini, in un piano che il governo Conte si prepara ad attuare? Mistero glorioso. O forse, semplicemente, ennesima fake news sparata ad arte.

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