Continua ad alzarsi il livello dello scontro tra il mondo gialloverde e Bruxelles, un duello entrato nel vivo con l’annuncio di una procedura di infrazione in arrivo a carico dell’Italia. A fare la voce grossa è stato Matteo Salvini, che di fronte alla notizia del provvedimento ormai imminente ha deciso di rispondere a modo suo, non mancando di suscitare polemiche a non finire sugli stessi social italiani.
“Se mio figlio ha fame – ha detto Salvini – e mi chiede di dargli da mangiare e Bruxelles mi dice ‘No Matteo, le regole europee ti impongono di non dare da mangiare a tuo figlio’, secondo voi io rispetto le regole di Bruxelles o gli do da mangiare? Secondo me viene prima mio figlio, i miei figli sono 60 milioni di italiani”. Parole che sono arrivate mentre il premier si trovava a Foligno per sostenere il candidato sindaco di centrodestra al prossimo ballottaggio.
Un concetto che poi lo stesso Salvini ha ribadito una seconda volta: “Se una medicina dopo 15 anni si rivela sbagliata ho diritto a prendere un’altra medicina”. Diversa la linea scelta da Di Maio, che di fronte alle misure in arrivo dall’Ue aveva puntato il dito contro il Pd: “La procedura di infrazione avviata dall’Ue contro l’Italia è colpa del debito prodotto dal Pd”.“Ora si parla tanto di questa possibile procedura di infrazione e sapete cosa riguarda? Riguarda il debito prodotto dal Partito democratico nel 2017 e 2018. Noi la prendiamo seriamente, ma non possiamo fare finta di non sapere che ci sono Paesi europei che in questi anni, per risollevare la loro economia, hanno fatto molto più deficit di quanto consentito dai Trattati. E non sono andati incontro a nessuna sanzione”.
Di Maio scarica il barile: “La procedura d’infrazione Ue? Colpa del Pd”