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Prima No, poi Sì, poi altro dietrofront: tutto in 24 ore. Salvini in stato confusionale sul lockdown

Assolutamente No al lockdown. Questa è la posizione di Matteo Salvini, e quindi della Lega, a prima mattina, nella giornata del 29 ottobre. Poi nella tarda mattinata sui giornali conquistano spazio le nuove dichiarazioni in materia da parte del Capitano: “Se necessario, sì al lockdown”. E tutti hanno tirato un sospiro di sollievo, come a dire: finalmente, si è ravveduto. Ma nella sera, nuovo colpo di scena. Di nuovo No secco e categorico. Insomma, questa è stata la pazza giornata di Salvini. Cambiare idea tre volte in 24 ore su un tema così delicato come il lockdown. E tutti si sono chiesti: “E questo vorrebbe governare?”.

“Parlano di un nuovo lockdown, io farò di tutto per questo non ci sia, perché non avvenga”. Così Matteo Salvini parlava nel corso di una prima diretta Facebook. Il Fatto quotidiano riassume tutte le giravolte di Salvini in un solo giorno: “Matteo Salvini e i suoi ieri hanno cambiato faccia un’altra volta. L’ex ministro pretende le scuse del governo: ‘Non abbiamo mai sentito una parola magica, non abbiamo sentito nessuno chiedere scusa. Cosa avete fatto per sei mesi?’. E Salvini invece cosa ha fatto? Ha detto a giorni alterni ‘aprire, aprire, aprire’ e ‘chiudere, chiudere, chiudere’. Ha promosso assembramenti pubblici sotto forma di manifestazioni politiche”.

Poi “ha rifiutato di indossare la mascherina a un convegno di negazionisti. Ha dichiarato spavaldo: ‘Ma perché dovrebbe esserci una seconda ondata?’. Ha cavalcato spudoratamente l’insofferenza degli italiani nei confronti di qualsiasi misura di cautela sanitaria e le proteste di chi gestiva attività produttive chiuse dal governo. Insomma: ha giocato (a perdere) con il Covid sin dall’inizio della pandemia. Il nuovo, ennesimo Salvini ora promette di collaborare (‘ma non chiediamo mezza poltrona’) e apre persino alla possibilità di un nuovo lockdown”.

“Se ci sono le necessità di farlo è giusto farlo. Mi auguro che non ci sia questo bisogno ma se serve si fa”, ha detto in un’intervista radiofonica. “Certo – ha aggiunto poi in aula, contraddicendosi – “non serve un altro lockdown, sarebbe la sconfitta di Conte e soprattutto dell’economia italiana”. Ecco le magiche 24 ore di Salvini a suon di giravolte e dietrofront. E ora tutti si chiedono: ma quindi, la posizione ufficiale, qual è? Nessuno lo sa. Nemmeno lui…

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