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Salvini difende l’assessore leghista Adriatici: “Nessun Far West, legittima difesa”

Matteo Salvini prende le parti di Massimo Adriatici, avvocato e assessore alla Sicurezza del comune di Voghera, nel Pavese, arrestato per l’uccisione di Youns Boussetaoui, 39enne di origini marocchine, colpito con un’arma da fuoco nei pressi di piazza Meardi. L’assessore della Lega è ora agli arresti domiciliari. Ma ha subito incassato la solidarietà del segretario del partito: “Altro che Far West a Voghera, si fa strada l’ipotesi di legittima difesa”.

Salvini difende l'assessore leghista Adriatici: "Nessun Far West, legittima difesa"

In un video lanciato sui social, Salvini ha definito Adriatici “docente di diritto penale, ex funzionario di polizia”, sostenendo che sia stato “vittima di una aggressione e ha risposto accidentalmente, è partito un colpo che purtroppo ha ucciso un cittadino straniero con precedenti, anche di atti osceni in luogo pubblico. Prima di condannare una persona perbene, visto che da sinistra si chiedono già prese di distanza, aspettiamo la ricostruzione. Chi è morto era già noto alla giustizia, evidentemente non si è trattato di un regolamento di conti, se così fosse la difesa è sempre legittima”.

Adriatici al momento ha riferito agli inquirenti di aver fatto fuoco per errore, con un colpo “partito dalla pistola cadendo” dopo essere stato spintonato dal cittadino marocchino: “Stavo passeggiando in piazza Meardi quando ho notato quell’uomo infastidire i clienti di un bar. Mi sono avvicinato, l’ho redarguito invitandolo ad andarsene e a quel punto ho chiamato la polizia. Sentendo la mia telefonata, mi ha spinto facendomi cadere. È stato a quel punto che dalla pistola già impugnata è partito il colpo”.

A difendere l’assessore è stato anche l’eurodeputato leghista Angelo Ciocca, mentre dal Pd Alan Ferrari, vice presidente vicario dei senatori dem, ha espresso solidarietà ai cittadini e ha chiesto al Carroccio di condannare il gesto di Adriatici: “Voglio esprimere innanzi tutto la mia solidarietà ai cittadini. Siamo di fronte ad un fatto che testimonia la gravità di una situazione che, continuamente alimentata dalla propaganda, rischia di finire fuori controllo e di farci sconfinare nella barbarie. Ora si accerteranno i fatti, ma in un paese civile e democratico un assessore non spara a una persona. Mi auguro che la Lega al più presto prenda le distanze dal gesto di Adriatici. La giustizia fai da te non ha cittadinanza nelle nostre leggi e nella nostra convivenza”.

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