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Clamoroso Salvini nel day after: “Lavoro a un governo con Giorgetti ministro dell’economia”

Matteo Salvini ha aperto la crisi di governo, ha chiesto la sfiducia per Conte, ha chiesto di andare subito al voto e ora ha chiesto anche ai 5 Stelle di votare insieme il “Tagliapoltrone”. E adesso? Il vicepremier leghista oggi lancia un altro scoop: sta lavorando a un nuovo governo con Giancarlo Giorgetti ministro dell’economia. Ed è un tantino spazientito perché “hanno fatto il cinema per mettere il taglio dei parlamentari dopo la discussione della fiducia a Conte…”. Tant’è, perché Salvini dice di aver preso “tali e quali le parole di Di Maio di cinque giorni fa”.

Di Maio, infatti, aveva detto che dopo il taglio delle Camere si poteva andare a elezioni. Alla domanda se il capo dello Stato sarà mai d’accordo su un simile iter, Salvini risponde “io so che si è già fatto in passato, su materie rilevanti”.

Quindi sul fatto che i numeri d’Aula fotografino la nascita di una nuova maggioranza Pd-5Stelle, il leader della Lega conferma la sua lettura: “Che è l’inciucio”. Ma subito dopo aggiunge: “Però, voglio proprio vedere Paragone e la Boschi che votano insieme la commissione d’inchiesta sulle banche. Oppure quella sulle case famiglia tipo Bibbiano”. Poi Salvini lascia andare un messaggio in bottiglia: “Aggiungo che, a differenza di quello che dicono Renzi e Di Maio, con il nostro governo non è in discussione quota 100 e non si toglieranno gli 80 euro”.

“Semmai, sarà doveroso verificare il reddito di cittadinanza. Ci arrivano centinaia di segnalazioni, molte delle quali a me personalmente, da parte di imprenditori che quest’anno non riescono ad assumere i lavoratori che avevano l’anno scorso”.

Sul mancato incontro con Silvio Berlusconi dice solo non si sono visti perché ha trascorso “gran parte della giornata al Viminale. Con Berlusconi ci siamo sentiti per telefono” con il quale però non si è “messo a parlare di listini e listoni”. E assicura che “nessuno vuole inglobare nessuno” tanto più che “nemmeno sappiamo se e quando si vota”. Poi una stoccata alle opposizioni, specie al Pd, “che in qualunque parte del mondo hanno fretta di votare, il Pd, invece, ha bisogno di tempo per inciuciare” e la priorità della Lega “è sventare l’inciucio”.

Pertanto il suo obiettivo è “fare una manovra importante e coraggiosa con una persona di cui si fida il mondo come Giorgetti”, ribadisce nuovamente il concetto. Motivi veri della rottura con i 5Stelle? Sono più d’uno, risponde il ministro dell’Interno e vicepremier: “Il voto sulla Tav, il voto europeo per la presidenza di Merkel e Macron, il ministro dell’Ambiente che non vuole gli inceneritori…”.

L’intervista completa a Salvini è sul Corriere della Sera.

 

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