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Salvini il riduzionista: “Basta allarmismi”. Ma ci sono 90mila morti e 3 milioni di contagiati

Al momento in Italia si contano più di 90.000 morti e quasi 3 milioni di contagiati. La situazione però potrebbe addirittura peggiorare, data l’incombenza delle varianti e un comportamento generale degli italiani che sembra essere diventato più “leggero” e meno attento. In tutto questo, e con questi dati tremendi, Salvini ammonisce: “Basta con gli allarmismi”. Questo atteggiamento del leader della Lega è stato duramente contestato da Fabrizio Cicchitto in un interessante intervento su HuffingtonPost. Scrive Cicchitto: “Francamente l’ammonimento è grottesco. Abbiamo però l’impressione che Salvini abbia smesso di far danni sull’euro e sull’Europa grazie ad alcuni saggi consiglieri e alla spinta e alle sollecitazioni provenienti dalle piccole e medie imprese del Nord”. (Continua dopo la foto)

“E allora intende recuperare il suo movimentismo continuando a insistere sulle sue posizioni riduzioniste e aperturiste”, spiega Cicchitto. “Da febbraio 2020 Salvini ha sempre sottovalutato la gravità della situazione, talora in compagnia anche di qualche esponente del Pd (a febbraio da un lato Sala, Gori e Zingaretti, che ne pagò le conseguenze, dall’altro Salvini predicavano: “Apriamo Milano, apriamo Bergamo, apriamo tutto”). Successivamente Salvini ha dato un’espressione politica a coloro che da giugno in poi hanno ritenuto che tutto fosse ormai risolto e che in agosto hanno fatto disastri con l’apertura delle discoteche”. (Continua dopo la foto)

“In quell’occasione – continua Cicchitto – Salvini era in compagnia di qualche presidente di Regione (Bonaccini, Fontana, Solinas) e con il prof. Zangrillo, quello che in estate con un sorriso radioso proclamò: ‘Stando alla mia esperienza il virus è clinicamente morto’. Peccato che dopo quella bella frase di morti ce ne sono stati più di 60.000. Così la seconda ondata è stata affrontata malissimo sia da Conte, sia dallo stesso Salvini che è sempre stato contro tutto, addirittura contro le mascherine e che ha provocato assembramenti per tutta l’Italia visto che è in una campagna elettorale permanente”. (Continua dopo la foto)

“Adesso, visto che non può più sostenere l’uscita dall’euro, perché altrimenti si trova fuori dal governo, egli cavalca una tigre che indubbiamente si muove nel paese e nella quale si mescolano preoccupazioni serie come quelle dei ristoratori con l’incoscienza dei tifosi di Milan e Inter, agli assembramenti romani. Il punto è che in altri paesi stanno procedendo con lockdown e con vaccinazioni in massa (Gran Bretagna, Francia e Germania) perché l’operazione vaccini va giocata in tempi stretti. Noi siamo in ritardo su tutto, sui vaccini e sulle chiusure”. (Continua dopo la foto)

Conclude Cicchitto: “Occorre anche capire come vanno le cose, compreso l’acquisto dei vaccini, perché c’è un modello israeliano sia per l’acquisto dei vaccini sia per le vaccinazioni che va studiato attentamente. Su quest’ultimo terreno non c’è dubbio che Zaia stia dicendo cose sensate, è invece spesso insensato e sempre sopra le righe l’atteggiamento in materia di Salvini”.

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