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Come Salvini continua a parlare di Mes senza sapere cosa sia il Mes: i suoi scivoloni

È simpatico Matteo Salvini, nonostante abbia ampiamente dimostrato di sapere poco o nulla sul Mes, continua imperterrito a fare terrorismo sul Mes. Non sa cosa sono le CACs (che lui definisce le “clausole in cauda venenum”), eppure ieri è tornato a parlare del Meccanismo Europeo di Stabilità e ha organizzato banchetti per la raccolta firme ad uso e consumo di elettori ignari che lui continua a manipolare. Come uno studente che viene interrogato e non conosce l’argomento, ma intanto ci prova e tira fuori parole a caso. “Questo trattato, lo ricordo a chi guarda la tele alla domenica, mette 124 miliardi di euro degli italiani nelle mani di sette burocrati europei, due tedeschi, due francesi, un olandese, un belga e un irlandese che possono discrezionalmente decidere chi aiutare e non aiutare con quei soldi”, esordisce con la prima bomba.

E poi: “Ma chi dev’essere aiutato deve essere un paese con i conti a posto. Quindi tradotto i soldi degli italiani a detta di decine di economisti rischiano di essere utilizzati per salvare le banche tedesche. Io mai voterò un trattato del genere”. Con questa affermazione il leader della Lega continua a mostrare che sul Mes non ci ha capito nulla. In primo luogo il capitale versato dall’Italia è di 14,33 miliardi di euro, pari al 17% delle quote del fondo. Quei 124 miliardi di euro sono il capitale sottoscritto, ma non versato. Ed è chiaro a tutti che qualora l’Italia dovesse versare i restanti 111 miliardi di euro significherebbe che la Germania dovrebbe versarne 160 miliardi e la Francia 120, un’ipotesi remota che per altro non è detto sia efficace per assorbire l’eventuale shock finanziario che si propone di fronteggiare.

Come ha spiegato il Presidente di Bankitalia Ignazio Visco in audizione alla Camera “l’ESM è stato istituito mediante un trattato intergovernativo, ossia al di fuori del quadro giuridico della UE. È guidato da un ‘Consiglio dei Governatori’ composto dai 19 Ministri delle finanze dell’area dell’euro. Il Consiglio assume all’unanimità tutte le principali decisioni (incluse quelle relative alla concessione di assistenza finanziaria e all’approvazione dei protocolli d’intesa con i paesi che la ricevono)”. Non ci sono quindi ‘sette persone’ che decidono da sole. Così come non è vero che il Mes è un ‘fondo privato’ come sostiene sempre Salvini.

Di fatto le decisioni vengono prese in base alla maggioranza dell’85% del numero di quote sottoscritte. L’Italia ha quindi il potere di veto (perché 100% – 17% fa 83%). Non si capisce poi perché con il Mes si salveranno solo le banche tedesche (i sovranisti tedeschi invece sostengono il contrario). Questo perché Salvini confonde il cosiddetto Fondo salva stati con il Fondo di risoluzione unico che serve invece a salvare le banche in difficoltà. La riforma del Mes ha introdotto il common backstop per le crisi bancarie che il governo Conte 1 per voce dell’ex ministro Paolo Savona ha sempre sostenuto. Dov’era Salvini?

Ultima dimostrazione che il leader della Lega sul Mes non sa di cosa sta parlando: Salvini dice che “c’è la Banca Centrale Europea? Le garanzie per i risparmi e le banche le fornisce la Banca Centrale Europea”. In pratica Salvini vorrebbe che la BCE (che è partecipata dagli stati membri con soldi dei cittadini europei) dovrebbe fare il prestatore di ultima istanza. Esattamente quello che fa il Mes. E non si capisce perché la BCE dovrebbe prestare soldi senza alcuna garanzia circa una possibilità di rientro del debito. È il solito metodo della propaganda di Salvini.

 

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