A parole, la situazione per Matteo Salvini è sotto controllo. Il Russiagate, come i giornali hanno ribattezzato le accuse alla Lega di aver ricevuto finanziamenti da parte della Russia di Putin, non sembra averlo turbato più di tanto: la posizione è quella di una difesa a oltranza, con minacce di querela a chiunque osi mettere in dubbio la totale estraneità del Carroccio ai fatti.
 Durante l’incontro, Salvini è stato incalzato più volte sui suoi rapporti con Savoini, che il vicepremier aveva cercato di minimizzare, e sulle loro frequentazioni con il Cremlino. La linea difensiva del Capitano non era parsa convincente a una parte della stampa, tornata così alla carica. Il diretto interessato, però, non le ha mandate a dire, attaccando i giornalisti presenti.
Durante l’incontro, Salvini è stato incalzato più volte sui suoi rapporti con Savoini, che il vicepremier aveva cercato di minimizzare, e sulle loro frequentazioni con il Cremlino. La linea difensiva del Capitano non era parsa convincente a una parte della stampa, tornata così alla carica. Il diretto interessato, però, non le ha mandate a dire, attaccando i giornalisti presenti.   
Ringrazio il quotidiano online @neXtquotidiano per aver citato un mio tweet…
Il meraviglioso video di Salvini che sbrocca su Savoini e i rubli dalla Russia https://t.co/zxkr5YdYI3 via @nextquotidiano
— Massimo (@Misurelli77) 14 luglio 2019
Salvini ha poi usato del sarcasmo nei confronti della magistratura italiana, invitata ad indagare e poi dipinta (con il sorriso sulle labbra) come la più indipendente e sicura del mondo. Il tutto mentre altri leghisti come Borghezio hanno confermato nelle scorse ore il forte legame che lega il vicepremier a Savoini. Sempre più difficile, dunque, immaginare che non sapesse nulla della trattativa condotta da quest’ultimo con alcuni uomini del Cremlino.
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