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Salvini perde le staffe sul Russiagate: tutto il nervosismo del vicepremier

A parole, la situazione per Matteo Salvini è sotto controllo. Il Russiagate, come i giornali hanno ribattezzato le accuse alla Lega di aver ricevuto finanziamenti da parte della Russia di Putin, non sembra averlo turbato più di tanto: la posizione è quella di una difesa a oltranza, con minacce di querela a chiunque osi mettere in dubbio la totale estraneità del Carroccio ai fatti.

E però, a quanto pare, la vicenda inizia ad avere un suo peso specifico sulle spalle del Capitano. Che, come testimoniato da un video pubblicato da Fanpage, ha i nervi decisamente a fior di pelle. Eccolo, infatti, mentre inveisce durante una conferenza stampa in Viminale, visibilmente seccato dalle domande poste dai giornalisti sul caso che coinvolge Gianluca Savoini, suo storico collaboratore che lo ha più volte seguito nel corso dei viaggi a Mosca. Durante l’incontro, Salvini è stato incalzato più volte sui suoi rapporti con Savoini, che il vicepremier aveva cercato di minimizzare, e sulle loro frequentazioni con il Cremlino. La linea difensiva del Capitano non era parsa convincente a una parte della stampa, tornata così alla carica. Il diretto interessato, però, non le ha mandate a dire, attaccando i giornalisti presenti.   

Salvini ha poi usato del sarcasmo nei confronti della magistratura italiana, invitata ad indagare e poi dipinta (con il sorriso sulle labbra) come la più indipendente e sicura del mondo. Il tutto mentre altri leghisti come Borghezio hanno confermato nelle scorse ore il forte legame che lega il vicepremier a Savoini. Sempre più difficile, dunque, immaginare che non sapesse nulla della trattativa condotta da quest’ultimo con alcuni uomini del Cremlino.

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