Si è preso l’Italia, con i sondaggi che lo danno ormai saldamente al comando nella lista dei partiti più amati. Sogna Roma, in attesa che la giunta Raggi risolva i suoi guai con la giustizia o ne venga travolta. E punta dritto all’Europa, in una parabola ascendente che non sembra ancora conoscere la parola fine. Matteo Salvini vuole tutto e subito: in un’intervista sulle pagine di Repubblica, il leader del Carroccio non ha escluso di scendere personalmente in campo alle prossime elezioni europee, capeggiando una lista sovranista e candidandosi al ruolo di sostituto dell’odiato Juncker come presidente della Commissione Ue. I continui contatti tra la Lega e le varie forze populiste dell’Unione di questi mesi, quindi, potrebbero dare presto dei frutti.
Chi, però, tra tanti papabili candidati potrebbe presentarsi per scalzare Juncker? Sui giornali, in questi giorni, era avanzata l’ipotesi dello svedese Jimmie Akesson. Salvini sta però prendendo in considerazione l’ipotesi di farsi avanti in prima persona, sostenendo di aver ricevuto in questo senso già diverse richieste dai vari amici sparsi per l’Europa. “Maggio è ancora lontano, vediamo, ci penso” ha chiosato il Capitano. A spingerlo sono però anche i compagni di partito, che sognano a occhi aperti un fronte populista e “legacentrico”. Difficile immaginare, se le richieste iniziassero a farsi più pressanti, che il Capitano si tiri indietro di fronte alla prospettiva di una nuova conquista.I poteri forti pronti ad affondare Giggino. Salvini? Punta a Palazzo Chigi e a Bruxelles