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“Sapeva dei soldi spariti”. L’accusa a Salvini, una ricostruzione che arriva dalla pancia della Lega

Matteo Salvini sapeva che tra il 2012 e il 2013 dalle casse del Carroccio stavano sparendo milioni di euro. L’accusa arriva dall’ex segretaria di Umberto Bossi Daniela Cantamessa, parole che sono state pronunciate nel corso di un’intervista a The Post Internazionale durante la quale si è affrontato il caso dei 49 milioni di euro, fondi che il partito avrebbe ottenuto illecitamente attraverso falsi rimborsi elettorali tra il 2008 e il 2010 e che ora dovrà restituire su un conto destinato alla guardia di finanza in rate da 600mila euro. Lo scandalo ha portato già alla condanna per truffa di Bossi e dell’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito.

Stando alla ricostruzione fatta dalla Cantamessa, fino alle dimissioni da segretario del senatur nel 2012 nelle casse della Lega c’era circa 40 milioni di euro. Le cose erano poi cambiate con l’inizio della gestione di Roberto Marino, segretario del partito fino a dicembre 2013, durante la quale in due anni sarebbero stati dilapidati milioni di euro: “Maroni, invece di usare la struttura storica della Lega, utilizzava strutture esterne che avevano dei costi molto alti. Avevamo un ufficio legale e fu costituito con un altro esterno, lo pagavamo 450 euro l’ora di consulenza. Ci fecero cambiare il sistema per la contabilità interna, che funzionava benissimo. Ne comprarono un altro a caro prezzo che però si rivelò un fallimento. Poi chiamarono tagliatori di teste e società di revisori dei conti, avevano l’ansia di certificazioni esterne. Sembrava un sistema organizzato”.La Cantamessa ha specificato che, a suo giudizio, non si è trattato “di ruberie, ma di sprechi” puntando quindi il dito contro una folle gestione più che sulla malafede. E ha precisato di aver affrontato i problemi con Matteo Salvini, uno al quale “volevo bene, avevamo un rapporto affettuoso”: “Lo misi al corrente di quanto stavo osservando. Noi eravamo soci militanti del partito, ci credevamo con tutto il cuore. Mi disse ‘ok, va bene’ ma risponde così a tutti”.

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