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Gli estremisti di destra e gli insulti a Mattarella, Salvini adesso chiede scusa: “Vergogna!”

La contromanifestazione del 2 giugno organizzata dal centrodestra è già di per sé un atto scellerato, perché svolta a poca distanza dalle celebrazioni ufficiali della Festa della Repubblica e in concomitanza con i festeggiamenti che vedono coinvolto il presidente della Repubblica. Non paghi, Salvini, Meloni e il povero Tajani (che ha subito mostrato il suo imbarazzo in mezzo alla destra vera) hanno creato un assembramento simile a quello dei gilet arancioni, tra abbracci, selfie e poche mascherine. Infine, e qui veniamo all’aspetto peggiore, la marmaglia ha iniziato a intonare cori contro il Capo dello Stato e qualcuno ha addirittura pronunciato parole irripetibili. “La mafia ha ucciso il fratello sbagliato”. L’indicibile viene detto non sotto voce, ma a voce piena. Il contesto è quello della strada, ma l’occasione è la manifestazione del centrodestra a Roma per il 2 giugno.

Un insulto rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che un militante ha pronunciato mentre reggeva un lungo tricolore tra via del Corso e piazza del Popolo. A registrare la frase, scandita due volte perché l’interlocutore non aveva capito (o forse non credeva alle sue orecchie), è stata una cronista del giornale online Globalist, che ha pubblicato l’audio sul proprio sito. “La mafia sbagliò fratello: invece da ammazza’ Piersanti…” ripete l’attivista “patriottico”, riuscendo nell’impresa di rimpiangere la morte del capo dello Stato (che proprio in questi due giorni ha fatto numerosi appelli all’unità morale della Nazione) e di strumentalizzare allo stesso tempo uno dei momenti più drammatici dell’attacco di Cosa Nostra allo Stato, quando fu ucciso l’allora presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella.

Come racconta Il Fatto Quotidiano, i tre leader del centrodestra condannano nel giro di pochissimo tempo la frase-choc. La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è la prima a parlare di insulti vergognosi: “Parole offensive – twitta – che Fratelli d’Italia condanna senza se e senza ma, che non condividiamo in nessun modo e dalle quali prendiamo fermamente le distanze”. Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, non lascia niente all’ambiguità: “Ogni offesa a Mattarella è ignobile”. Stesso concetto espresso dal segretario della Lega Matteo Salvini: “Chi ha offeso il presidente Mattarella, e con lui tutte le vittime di mafia, si deve solo vergognare, non rappresenta l’Italia e gli italiani”.

 

Bene dunque le prese di posizioni dei tre leader che però non sono sufficienti a chiudere il caso. Anche perché all’interno della manifestazione un altro attivista è stato allontanato dalle forze dell’ordine perché voleva a tutti i costi fare il saluto romano: “Loro il 25 aprile possono fare il pugno chiuso e io non posso fare oggi il saluto romano?”, chiedeva incredulo. La destra targata Salvini-Meloni è questa roba qua. E anche sui social non tutti gradiscono le scuse di Salvini. Un utente gli risponde: “Amici tuoi sono. Elettori tuoi. Bacino di quell’infimi scempio che tu hai organizzato oggi a Roma. Sei tu che da anni fomenti odio solleticando la pancia più becera del Paese. Facile lavarsi le mani ora”.

Il presidente della Camera Roberto Fico pone infatti un problema politico. “Gli insulti rivolti al Capo dello Stato Sergio Mattarella, garante dell’unità nazionale, sono di una brutalità inaccettabile. Abbiamo tutti il compito di isolare i violenti, abbassare i toni e riportare il confronto all’interno delle regole del vivere civile”.

 

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