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Salvini: “Sì al ritorno della leva obbligatoria!”. Dopo il grembiule, altra proposta nostalgica

Dopo il ritorno obbligatorio del grembiule a scuola, Salvini punta su un’altra proposta nostalgica. Alla Cittadella degli Alpini, in piazza del Cannone, si è presentato il vicepremier Salvini, nel capoluogo lombardo per la campagna elettorale per le Europee, concedendosi un panino con una mortadella da Guinness e rilanciando la proposta di introdurre sei mesi di servizio civile o leva militare obbligatori.

Tra i tantissimi selfie e strette di mano, ha subito anche una piccola contestazione: due giovani, un ragazzo e una ragazza, hanno contestato il ministro al suo passaggio con una serie di “buu” e “vergogna” e “il servizio militare obbligatorio non lo vogliamo”.

Non sono giorni facili per il ministro dell’Interno. I sondaggi che, per la prima volta, mostrano segni di flessione, o almeno di rallentamento. Le contestazioni in Calabria. La sconfitta nel braccio di ferro su Siri. L’inchiesta di Milano che lambisce gli uomini della Lega. La polemica continua dei grillini. Salvini si attiene alla strategia che si è scelto.

Fino al 27 maggio, nessuna rottura e nemmeno polemica esplicita, ma si risponde ai pentastellati colpo su colpo, in una specie di escalation a chi la spara più grossa. Anche ieri è andata così, in una giornata piena di bagni di folla oltre che d’acqua, la mattina in un mercato a Milano, poi l’adunata degli alpini, poi Alessandria, poi Albenga, comizi, applausi e selfie a getto continuo fino alle elezioni.

Il nuovo ostacolo buttato fra le gambe di Di Maio è il decreto sicurezza bis. “Se qualcuno rimpiange i porti aperti, sappia che io sarò un avversario irriducibile”, annuncia il Capitano. Che il decreto possa passare in Consiglio dei ministri è improbabile, ma lui fa lo gnorri: “Per me è pronto, aspetto solo le valutazioni degli altri ministeri. Possiamo discuterlo già la prossima settimana”.

La logica è questa: “La difesa delle acque territoriali è una questione di sicurezza nazionale. E siccome l’autorità garante della sicurezza nazionale sono io, decido io chi entra e chi esce”. E Toninelli spossessato delle sue competenze che dice? “È d’accordo, credo”. Sarà… A molti, però, questo sembra l’ennesimo atto di forza verso l’acquisizione di sempre maggiori poteri. Una cosa che nella nostra storia fa davvero paura…

 

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