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Contro Mahmood, quella frase di Ultimo puzza di razzismo. E Salvini lo sostiene…

Sanremo ha scatenato tantissime polemiche quest’anno. E ora ci si chiede: Ultimo è razzista? Dopo la vittoria di Mahmood alla 69esima edizione del Festival, il secondo classificato, Ultimo appunto, si è lasciato andare a dichiarazioni che stanno facendo molto discutere. Ventisette anni, madre italiana e padre egiziano, Mahmood è arrivato all’Ariston dopo aver vinto – insieme a Einar – l’ultima edizione di Sanremo Giovani, lo scorso dicembre.

Lo ha premiato il televoto dopo la classifica provvisoria che lo aveva piazzato nella parte alta insieme ai tre ragazzi del Volo e al superfavorito della vigilia, Ultimo. Alla fine, la sua “Soldi” ha avuto la meglio. “Io sono cento per cento italiano, mia madre è sarda e mio babbo egiziano ma io sono nato e cresciuto in Italia”, ha detto a chi gli chiedeva come stesse vivendo questo momento alla luce delle polemiche sui migranti che hanno preceduto il festival.

E intanto Matteo Salvini twittava: “Io avrei scelto Ultimo, voi che dite?”. E Ultimo, che da superfavorito s’è ritrovato al secondo posto, si è sfogato con i cronisti in sala stampa dopo la proclamazione del vincitore: “Io non ho mai avuto la pretesa di venire qui e vincere, a differenza di quello che avete detto voi: tirandomela. Io mi sono grattato, ma non è servita a niente.” Poi, quando dice: “Sono contento che abbia vinto il ragazzo Mahmood”, alcuni cronisti – giustamente – rumoreggiano per quella strana espressione, “il ragazzo Mahmood”.

Espressione infelice, che puzza di razzismo. E lui reagisce in modo scomposto: “Che ho detto? Ho detto ‘ragazzo’, come dovevo dire, ‘l’uomo Mahmood’? Sapete che cos’è che non mi sta bene? – dice, rivolgendosi ai giornalisti – che voi avete solo questa settimana per senrirvi importanti, e rompete il c…”. Poi precisa: “Tutti gli artisti che vengono hanno un’idea ben precisa. Se non riesco a raggiungere quella cosa non sono soddisfatto. Non ce l’ho con nessuno, ce l’ho con me stesso”.

E poi: “Non sono incazzato, semplicemente io punto all’eccellente”. Quanto al tifo di Salvini, “se piaccio a lui, a un dentista, a un muratore, non mi cambia nulla”. Ora, l’espressione “ragazzo” in questo contesto è apparsa razzista. In un tribunale federale d’appello di Atlanta, in Georgia, ad esempio è stato stabilito che l’uso di “ragazzo” in contesti simili ha un “animus razziale”. Così un uomo è stato costretto a sborsare 1,75 milioni di dollari.

Nella conferenza finale, in sala stampa, Ultimo e Mahmood non si sono stretti la mano e non si sono mai guardati in faccia. Il vincitore era infatti messo subito al corrente delle infelici dichiarazioni del “collega”. Ci auguriamo solo che quello di Ultimo sia stato uno scivolone e che non ci fosse un intento razziale nelle sue affermazioni. Sarebbe un vero peccato, perché il ragazzo-cantante è davvero bravo. Speriamo lo sia anche il ragazzo-persona.

 

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