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Scuole e discoteche, scoppia lo scontro in diretta tv tra la Santanchè e Gambino

Daniela Santanchè è il personaggio del momento. Da quando si è esposta a difesa della apertura delle discoteche, non si fa che parlare di lei. E così è stata anche invitata in tv, a In Onda su La7, per parlare di questo tema che le sta molto a cuore. Durante la puntata di ieri (18 agosto), la senatrice di Fratelli d’Italia ha avuto un acceso scontro con il direttore di TPI Giulio Gambino. Già, perché esaurito il tema del discoteche, ci si è avventurati nel campo della scuola. Questione assai meno rilevante delle disco per la Santanchè. Sul tema della riapertura delle scuole, Gambino ha osservato: “Posto che non si potrà ritornare alla normalità domani, la Didattica a distanza rappresenta una buona soluzione, un piano B, nel caso in cui si presentino dei problemi dopo le riaperture”.

Il direttore di TPI ha quindi poi aggiunto: “Se chi ha necessità sarà costretto a ricorrervi, non succederà nulla”. Ma Santanché, in disaccordo, ha attaccato: “Cosa sta dicendo, è matto, lei vive in un altro Paese”. A quel punto, Gambino non è stato con le mani in mano e ha replicato: “E lei vive al Twiga”, il locale di proprietà della senatrice finito al centro della polemica in questi giorni. E proprio riguardo al suo locale, la Santanchè qualche giorno fa, in polemica con il governo per la decisione di chiudere, aveva dichiarato: “Volevano trovare un perfetto capro espiatorio simbolico. Ed ecco le discoteche. Il bello è che però non sono chiuse”.

E poi ha aggiunto: “Le discoteche resteranno aperte. La mia discoteca resta aperta. I ragazzi ci possono andare, possono stare seduti ai tavoli, possono bere. L’unica cosa che non possono fare è ballare. È una misura diversiva, un provvedimento acchiappa-voti. Mi fanno paura le sinistre che non hanno lavorato mai: recludono i giovani e fanno scorrazzare gli extracomunitari”.

Nella sua intervista a TPI sulla questione, aveva poi concluso: “Il governo era in evidente difficoltà. Per tutto. A cominciare dai tamponi, che dovevano fare, e non riuscivano a garantire, soprattutto negli aeroporti. E quindi, se ti trovi nei guai cosa c’è di meglio che chiudere le discoteche? Sono brutte, sporche e cattive, sono luoghi di divertimento – orrore – quindi se colpisci i Brutti sporchi e cattivi guadagni consensi facili”.

 

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