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Fondi russi alla Lega, i pm chiedono altri 6 mesi per indagare su Savoini e gli altri

Continuano i guai giudiziari per Salvini e per la Lega. La Procura di Milano ha infatti chiesto di poter indagare per altri sei mesi nei confronti dell’ex portavoce di Matteo Salvini e presidente dell’associazione Lombardia-Russia Gianluca Savoini, dell’avvocato Gianluca Meranda, e l’ex banchiere Francesco Vannucci indagati per corruzione internazionale nella vicenda sui presunti fondi russi alla Lega. Le difese, che hanno ricevuto dal gip Alessandra Clementi l’avviso di richiesta di proroga, hanno 5 giorni di tempo per depositare memorie. Il giudice ha accolto la richiesta della Procura.

Gli inquirenti si stanno concentrando sulla ricostruzione della rete di contatti di Savoini, presidente e fondatore dell’associazione Lombardia-Russia, nella capitale russa, e sull’attività preparatoria in vista dell’incontro all’hotel Metropol del 18 ottobre 2018 nel quale, secondo l’accusa, insieme all’avvocato Gianluca Meranda e all’ex banchiere Francesco Vannucci ha trattato con tre intermediari russi un affare legato alla compravendita di idrocarburi per 65 milioni di dollari, finalizzata a finanziare la campagna elettorale della Lega per le successive elezioni europee.

I pm di Milano – scrive Il Fatto Quotidiano – stanno continuando l’esame i contenuti dei cellulari sequestrati nel luglio scorso. “Si tratta degli smartphone in uso ai tre indagati dell’indagine. Soprattutto su Meranda, che aveva l’abitudine, secondo i pm, di registrare le telefonate. I file scaricati e poi trascritti sono molti. I magistrati li stanno ascoltando. In questi sei mesi l’inchiesta ha accumulato decine di atti: dalle carte acquisite in Eni ai dati estrapolati dai cellulari. L’indagine, ufficialmente, si apre a fine maggio 2019 con l’iscrizione nel registro degli indagati di Gianluca Savoini”.

Si legge sul Fatto: “Sul tavolo del Metropol si discute di una partita di gasolio che Eni dovrebbe acquistare. A vendere è una società di Stato russa, Gazprom o Ronseft. A illustrare il piano è proprio Meranda che tra le tante cose spiega come i political guys della Lega abbiano calcolato in un 4% il discount da far uscire. Se la partita vale 1,5 miliardi di dollari, lo ‘sconto’ da far arrivare nelle casse della Lega in vista delle Europee dello scorso maggio è di ’65 milioni di dollari’.

 

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