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Matilde Chionna e Matteo Buccoliero: chi erano i due giovani morti nell’incidente di Mesagne

In una tragica notte sulla provinciale Mesagne-Torre Santa Susanna, al centro della Puglia, si è consumata una drammatica collisione stradale che ha cancellato le vite di due giovani: un ragazzo di 20 anni originario della provincia di Taranto e una ragazza di 17 anni del Brindisino. L’auto sulla quale viaggiavano, una Fiat Grande Punto, si è scontrata frontalmente con una Bmw, provocando un bilancio devastante. Ma chi erano i due giovani morti nell’incidente? Matilde Chionna era una promessa del volley brindisino e militavanella squadra della Damiano Spina Volley Oria che disputail campionato di Serie D. La 17enne aveva giocato poche ore prima nella vittoria casalinga ottenuta contro il Monopoli. Matteo Buccoliero invece era figlio di Mariano Buccoliero, il magistrato che ha seguito diverse importanti inchieste come quella sull’omicidio di Sarah Scazzi e fa parte del pool degli investigatori nel processo ‘Ambiente Svenduto’ sull’ex Ilva. I due fidanzatini stavano tornando a casa proprio dopo che lei aveva disputato una partita.
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La coppia di vittime viaggiava insieme

Le due vittime, secondo le prime ricostruzioni, viaggiavano insieme sulla provinciale quando, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, il loro veicolo e la Bmw guidata da un 32enne si sono scontrate frontalmente. L’impatto è stato di tale violenza che la Fiat Grande Punto è finita fuori strada, accartocciata in un uliveto adiacente, trasformandosi in un ammasso di ferro irrecuperabile. Il terzo coinvolto nell’incidente, un uomo di 32 anni alla guida della Bmw, è stato trasferito in codice rosso all’ospedale Perrino di Brindisi. Le sue condizioni sono state subito ritenute gravi, e la comunità attende aggiornamenti sulla sua salute, sperando in notizie confortanti.
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I soccorsi intervenuti immediatamente

Sul luogo del sinistro sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco, elementi fondamentali per le operazioni di soccorso e per liberare le vittime dalle lamiere. La loro presenza, insieme a quella degli agenti della polizia locale, dei Carabinieri e della Polizia, ha garantito non solo l’efficacia dei soccorsi ma anche la sicurezza dell’area, immediatamente chiusa al traffico per permettere le operazioni di recupero e i primi rilievi.Questo incidente solleva nuovamente questioni urgenti sulla sicurezza stradale, sottolineando la necessità di maggiore consapevolezza e precauzione da parte di tutti gli utenti della strada.

La perdita di due giovani vite e le gravi conseguenze subite da un terzo individuo rappresentano un monito doloroso per la comunità, chiamata a riflettere sull’importanza del rispetto delle norme e sulla fragilità della vita umana.