Durante un’intervista nel programma condotto da Fabio Fazio, Elly Schlein ha espresso critiche verso l’attuale esecutivo guidato da Giorgia Meloni, denunciando presunte minacce alla libertà di stampa e all’indipendenza della magistratura. La segretaria del Partito Democratico ha evidenziato un clima politico caratterizzato da un’accentuata insofferenza dell’estrema destra verso i principi democratici, collegando queste tensioni all’attentato subito dal giornalista Sigfrido Ranucci.
Libertà di stampa e indipendenza giudiziaria sotto accusa
Schlein ha precisato di non aver mai accusato direttamente il governo di essere il mandante dell’attacco a Ranucci, ma ha sottolineato come, nelle aree di governo dell’estrema destra, la libertà di stampa tende a indebolirsi. Ha inoltre criticato la premier per il suo atteggiamento, definendola la prima a trascorrere il tempo ad attaccare opposizione, sindacalisti, giornalisti e magistrati, piuttosto che occuparsi di questioni come le liste d’attesa e i salari.
Critiche alla gestione della Rai e alle riforme istituzionali
Nel corso dell’intervista, la leader dem ha contestato la gestione della Rai, accusando la maggioranza di aver compromesso l’indipendenza del servizio pubblico. Ha ribadito la posizione del Pd contraria alla partecipazione all’elezione del nuovo consiglio d’amministrazione, in coerenza con la richiesta di una riforma che garantisca una Rai libera dalla politica e dai partiti.
Schlein ha inoltre denunciato una disparità di condanna da parte della destra nei confronti della violenza politica, sostenendo che episodi di aggressione da parte di militanti di estrema destra non ricevano la stessa ferma condanna rispetto ad altri casi. Si è riferita anche alle parole della premier Meloni, che aveva definito “folle e inaccettabile” un’aggressione avvenuta negli Stati Uniti, segnalando una presunta incoerenza nelle dichiarazioni.
Accuse sull’accentramento del potere e prospettive politiche
Schlein ha espresso critiche alle riforme promosse dal governo, inclusi il premierato, il decreto sicurezza e le modifiche all’università. Secondo la segretaria del Pd, tali provvedimenti puntano a concentrare il potere nelle mani dell’esecutivo, nominare membri negli atenei, frammentare il Consiglio Superiore della Magistratura e ridurre l’indipendenza dei giudici, sostituendo così il diritto con la legge del più forte.
Riguardo al Partito Democratico, Schlein ha ricordato i risultati elettorali positivi ottenuti alle Europee, con un aumento del consenso dal 14% al 24% durante la sua leadership. Ha difeso la linea politica di sinistra del partito, enfatizzando le battaglie su salario minimo, scuola e sanità pubblica. Infine, ha ribadito l’intenzione di costruire con Giuseppe Conte una coalizione progressista basata su un programma condiviso, volta a lavorare per il Paese e non semplicemente a contrastare la premier Meloni.