
A Nardò sono tutti col fiato sospeso. Dal pomeriggio di sabato 24 novembre non si hanno più notizie di Tatiana Tramacere, 27 anni, uscita di casa intorno alle 15.30 e mai più rientrata. Da allora nessun messaggio, nessuna telefonata, nessun segnale utile alle indagini: solo un silenzio che pesa sulla città e sulla famiglia. In un Salento già segnato da recenti fatti di cronaca, tutti sperano in un epilogo diverso, in un ritorno a casa e in un lieto fine.
Gli inquirenti non escludono alcuna pista, compresa quella di un possibile allontanamento volontario, ma il passare delle ore senza tracce rende questa ipotesi sempre più fragile. Il cellulare di Tatiana non ha più dato segnali utili e gli accertamenti in corso non hanno ancora offerto una svolta. Intanto l’ansia dei familiari cresce e la scomparsa della giovane si è trasformata in un caso che tiene col fiato sospeso tutta la comunità neretina.
Chi è Tatiana Tramacere
Tatiana Tramacere è alta circa 1,55, ha lunghi capelli lisci di un rosso acceso e occhi azzurri. Al momento della scomparsa indossava jeans e un cappotto grigio. Nata a Kiev ma cresciuta a Nardò sin da bambina, negli ultimi anni ha lavorato nel settore delle pubblicità online, un impiego flessibile che le permette di operare da remoto e che in passato le ha consentito di spostarsi spesso, anche per brevi periodi, in Italia e all’estero.
Proprio questa abitudine ai viaggi brevi ha inizialmente portato gli investigatori a non escludere che la ragazza potesse essersi allontanata di sua iniziativa, magari senza avvisare nessuno. Col passare del tempo, però, l’assenza di movimenti bancari, di accessi ai social e di contatti con amici e parenti indebolisce la tesi dell’allontanamento volontario e rafforza i timori della famiglia, che continua a lanciare appelli pubblici chiedendo notizie di Tatiana.
Il padre della giovane si è rivolto subito ai carabinieri, facendo scattare il piano ricerche. Pattuglie, unità cinofile, droni e squadre di volontari stanno setacciando sia il centro urbano che le zone periferiche, alla ricerca di qualsiasi indizio utile. In Prefettura è stato attivato un tavolo di coordinamento e una delle piste principali riguarda la geolocalizzazione dello smartphone della ragazza, che finora però non ha fornito indicazioni decisive. Nessun dettaglio viene considerato secondario, nessuna segnalazione viene trascurata.
La scomparsa di Tatiana Tramacere ha colpito profondamente la comunità: in città non si parla d’altro, c’è chi si unisce materialmente alle ricerche, chi rilancia gli appelli sui social, chi osserva con più attenzione i volti per strada sperando di riconoscerla. Le autorità invitano chiunque l’abbia vista, anche solo di sfuggita, a contattare subito il 112, ricordando che a volte è proprio un particolare minimo a riportare una persona a casa. Nel frattempo la speranza resta accesa: che Tatiana legga gli appelli, che si faccia viva, che questo silenzio improvviso trovi presto una spiegazione. Fino ad allora, Nardò continuerà a cercarla, passo dopo passo.