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Sedie vuote e poche persone: il centrodestra a Roma fa flop

Doveva essere una manifestazione grondante rabbia nei confronti del governo Conte. E invece l’adunata di piazza del centrodestra italiano, promessa da Lega e Fratelli d’Italia, si è rivelata un mezzo flop, con tante sedie rimaste vuote tra le 4 mila messe a disposizione di fronte al palco dove sarebbe dovuta andare in scena la protesta. Rendendo molto più grottesche le accuse di Giorgia Meloni, che di fronte alle limitazioni imposte dalla pandemia aveva gridato allo scandalo. 

Quando la polizia aveva comunicato di poter permettere l’accesso alla piazza a circa 2 mila persone, in modo da rispettare le norme anti-contagio, Fratelli d’Italia aveva attaccato, spiegando che in quel modo si sarebbero provocati degli assembramenti di militanti “assiepati fuori dalle transenne”, ricordando allo stesso tempo che per la manifestazione contro il razzismo dopo la morte di George Floyd c’erano “almeno 7 mila persone, senza che nessuno dicesse nulla”. Il vero problema però, a quanto pare, è stato nella scarsa partecipazione.Tutto si è svolto in maniera ordinata, dopo le polemiche che avevano visto Salvini accusato di non rispettare le regole a causa dei tanti selfie in cui si abbassava la mascherina per regalare sorrisi ai fan. Tutto si è svolto come da copione: ingressi contingentati, mascherine e misura della temperatura ai militanti ai varchi di entrata. A mancare era soltanto il pubblico.Sul palco si sono alternati Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, senza i simboli dei partiti ma solo lo slogan dell’evento: “Insieme per l’Italia del Lavoro”. Gazebo separati, però, lontani dal palco, con Forza Italia a raccogliere firme per “Silvio Berlusconi senatore a vita” e Lega-FdI meno indaffarati. Anche perché di folle da gestire nemmeno l’ombra.

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